Rive d’Arcano – Ieri pomeriggio si sono svolte le esequie di Don Elio Nicli, nella Chiesa di San Martino, a Rive d’Arcano, suo paese natale. Don Elio aveva 84 anni di cui 58 vissuti come sacerdote della Chiesa Cattolica Udinese.
Una funzione religiosa semplice, in una piccola chiesa come amava lui. È stato un Pastore umile e buono.
L’Arcivescovo di Udine Monsignor Andrea Bruno Mazzocato ha ricordato il servizio svolto dal sacerdote nelle comunità di Venzone, Trasaghis e Arta Terme e, inoltre, per 18 anni, come Cappellano dell’Ospedale Civile di Tolmezzo.
“Ho scelto il Vangelo della parabola delle 10 Vergini – ha detto il presule -, perché mi sembra aiuti meglio a entrare nella profondità dell’Anima di Don Elio che ha animato il suo Ministero sacerdotale”. “Sicuramente lui ora si è unito alle Vergini con la lampada accesa ed è in compagnia con lo Sposo”.
“Don Elio – ha proseguito Monsignor Mazzocato – si è impegnato ha tenere accesa la lampada della Fede e credo che questa sia stata la sua passione più grande, per come l’ho conosciuto, tenere accesa questa Luce che lo nutriva e allo stesso tempo cercare di nutrire di essa anche gli altri”.
Chi lo ha conosciuto può testimoniare di come Don Elio abbia sempre cercato di conservare e far conoscere le autentiche verità della fede rivelata da Gesù Cristo. “Questo – ha rimarcato ancora l’Arcivescovo -, gli ha procurato molte sofferenze interiori perché è sempre stato consapevole della grande confusione di questo tempo che stiamo vivendo riguardo alle Verità della Fede”.
“Da Esorcista della nostra Diocesi gli era oltretutto evidente e tangibile le sofferenze spirituali anche di tanti fratelli. Ha saputo nel suo ministero di sacerdote illuminare le coscienze delle persone sia come confessore sia come consigliere spirituale e di questo ne sono testimoni sacerdoti, religiosi e religiose ma anche tanti laici”.
Gli ultimi anni trascorsi alla Fraternità sacerdotale di Udine sono stati anni in cui, fin che ha potuto, ha continuato a offrire il proprio contributo quale confessore e negli ultimi tempi anche di offerta della propria sofferenza, un tempo di purificazione della sua vita interiore.
“Lo ricordo ancora, infatti, ultimamente, quando – conclude Monsignor Mazzocato -, al termine della messa mi salutava con un semplice cenno;era come raccolto in sé stesso e con il Signore”. “Possiamo dire che Gesù ha trovato il nostro Don Elio Nicli con il fianco cinto e la lampada della Fede accesa e purificata come quelle delle vergini sagge”.
Le Parole di San Paolo sono per Don Elio davvero le più veritiere: “Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con Lui”.
La Tumulazione è avvenuta al cimitero di Rive d’Arcano.
Foto di Bruno Temil