Arte salvata: Maddalena Spa finanzia parte del restauro di Buona Ventura di Caravaggio

Maddalena Spa di Povoletto Grande Ambasciatore di Illegio anche per il 2021; l'azienda racconta la sua partecipazione alle operazioni di restauro della “Buona Ventura” di Caravaggio
Redazione

PovolettoMaddalena Spa Grande Ambasciatore di Illegio anche per il 2021, racconta la sua partecipazione alle operazioni di restauro della “Buona Ventura” di Caravaggio Proprio in occasione della promozione della 17ma mostra d’arte di Illegio della quale, come ormai da tradizione, Maddalena Spa è Grande Ambasciatore, “ci fa piacere rendere noto il lavoro di restauro finanziato dalla nostra azienda per un importante dipinto di Caravaggio esposto in una precedente rassegna”.

I cultori dell’arte e forse anche solo i curiosi, ricorderanno che nel 2019 venne esposta nella Mostra ‘Maestri’ di Illegio una nuova “Buona Ventura”, opera scoperta da Don Alessio Geretti e nata da Caravaggio e dal suo entourage.

Un intrigante dipinto a olio su tela

Un intrigante dipinto a olio su tela, di collezione privata senese, raffigurante una zingara ammaliatrice che, mentre pratica la chiromanzia e seduce con un sorriso delicato, tenta di sfilare un prezioso anello dal dito di un giovane cavaliere ingenuo ed elegantissimo, vestito secondo la gran moda spagnola in voga a Roma tra fine Cinquecento e primo Seicento.

Il quadro si sta rivelando essere un nuovo interessantissimo caso di studio nell’ambito del dibattito e della ricerca sulla complessa vicenda artistica di Caravaggio. Il dipinto infatti rappresenta un’altra versione, con minime varianti e di dimensioni lievemente inferiori, della ‘Buona Ventura’ esposta ai Musei Capitolini a Roma, già nella collezione del cardinale Francesco Maria Del Monte e probabilmente realizzata quando Caravaggio vi lavorava, tra il 1596 e il 1597.

Le operazioni di ripristino

Le operazioni di ripristino, eseguite da Valeria Merlini e Daniela Storti, esperte restauratrici romane, e finanziate da Maddalena Spa con l’obiettivo di valorizzazione di questo dipinto, hanno permesso di approfondire il progetto di studio ponendo l’opera sotto attenta “osservazione” di eminenti studiosi ed esperti come Vittorio Sgarbi, Adriano Amendola, Michele Maccherini, Rossella Vodret, Claudio Strinati, Claudio Falcucci… che porteranno alla luce la verità sul quadro.

“Non tutto cambia nella vita, ma nella vita accadono cose che cambiano tutto” questo lo spirito con cui l’azienda leader per la produzione di contatori d’acqua ed energia termica e cento anni di esperienza, si approccia al mercato, all’innovazione ed alla cultura, sostenendola e promuovendola, ed anche il leitmotive della prossima mostra che avrà luogo dal 16 maggio al 17 ottobre 2021 nell’incantevole cornice del borgo alpino friulano.

Un’avvincente meditazione sull’esperienza che caratterizza una delle capacità umane più importanti: quella di cambiare, da cui il titolo della mostra.

“Cambiare” per ritrovare noi stessi coinvolgendo la mente e il cuore a contatto con trenta capolavori di provenienza internazionale che mettono in scena mezzo millennio di bellezza, dal Cinquecento fino al Novecento.

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