Dopo la pesante sconfitta subita in casa questo pomeriggio nell’anticipo che vedeva l’Udinese affrontare una diretta concorrente nella lotta per la non retrocessione (gol di Romulo al 57° per il Brescia), la pagina Facebook FebbreBianconera1986 aveva pubblicato lo sfogo di un ‘sedicente’ tifoso indignato per la terza sconfitta consecutiva rimediata dalla formazione guidata da Mister Tudor. Nell’immagine, poi eliminata, si vedeva una maglia originale dell’Udinese letteralmente gettata nel water.
“Anche il Brescia passa al Friuli. Foto inviata da un tifoso stufo, deluso, amareggiato e inc****to. I sentimenti, seppure forti non si censurano”.
Questa la frase che era stata postata a corredo del gesto immortalato con uno smartphone. Immediatamente sono scaturite vibranti proteste tra i 2000 follower della Pagina, tanto che dopo qualche ora gli amministratori hanno ceduto all’indignazione popolare cancellando il post incriminato.
“Scusate ragazzi ma la Maglia non si tratta così”, scriveva tra i primi commenti Andrea. ” Questa foto non è degna di chi si professa tifoso bianconero”, aggiungeva Luca. A lui seguiva poi Michele: “Tirate via questa immagine. La maglia nel wc non azzecca e non riflette un malcontento ma una mancanza di rispetto!”.
Inutile dire che la maglia non scende in campo. La fede di un tifoso, molto spesso superiore a quella di uno stesso giocatore professionista, si certifica proprio in queste delicate situazioni, quando si devono inghiottire ‘bocconi’ amari e indigesti. Il vero tifoso al massimo può contestare dagli spalti, può non abbonarsi, non recarsi allo stadio, ma gettare la maglia della propria squadra del cuore nel water è come bruciare la bandiera della propria nazione. Si chiama vilipendio, vilipendio di fede bianconera.
