Che molte scuole in regione siano molto vulnerabili in caso di terremoto è noto, ma tra i genitori degli studenti del Malignani di Udine ha creato una certa apprensione la circolare firmata lo scorso 16 gennaio dal dirigente Oliviero Barbieri, che prescrive di ridurre il numero di allievi e personale per ciascuna classe e mantenere un carico distribuito pari a 50-60 chili per ogni metro quadrato “sui solai maggiormente interessati”. I laboratori nel settore B potranno essere usati solo dal 50% degli allievi di ciascuna classe e si provvederà ad apposita turnazione. Sono poi indicate altre misure come la sistemazione dei carichi sui solai e lo spostamento dei distributori automatici.
“Si tratta della conferma di un provvedimento già adottato dai miei predecessori ogni anno – ha spiegato Barbieri – dopo che nel 2019 la relazione tecnica aveva evidenziato una situazione di grave e preoccupante criticità in termini di vulnerabilità sismica di alcuni edifici, che permangono tuttora. Vorrei tuttavia tranquillizzare i genitori: gran parte dei provvedimenti citati per non caricare troppo i solai sono già stati presi (salvo i nuovi limiti per i laboratori di chimica e il posizionamento dei distributori automatici portati al piano terra), mentre in una parte del complesso, nel corpo C (il più vulnerabile con i Corpi A e B), sono in corso i lavori di adeguamento antisismico che il prossimo anno metteranno a disposizione 30 nuove aule”.