La Procura di Pordenone ha disposto l’autopsia sul corpo dell’operaio di 35 anni residente a Verona e dipendente di una ditta con sede in provincia di Padova che nel tardo pomeriggio di ieri, dopo una lunga giornata di lavoro sotto il sole si è sentito male e, trasportato in ospedale, è morto nella prima serata. Aveva operato per ore con un martello pneumatico sotto il sole, in un cantiere per l’installazione di cavi di alta tensione nel comune di Pasiano di Pordenone. L’esame autoptico potrà fare chiarezza sulle cause del decesso su cui al momento non si può elaborare alcuna ipotesi.
“Un’estate terribile per il mondo del lavoro in Friuli Venezia Giulia, segnata da una sequela ormai insostenibile di ‘morti bianche'”. Così la presidente della commissione Lavoro della Camera Debora Serracchiani che ha espresso il suo cordoglio per la morte dell’operaio, dopo un turno di dieci ore di lavoro sotto il sole. “L’operaio stroncato dal caldo e dalla fatica – prosegue la deputata -, come ognuno dei troppi caduti sul lavoro, punta il dito contro una falla del sistema che non ha saputo proteggerlo e ci impone di prendere iniziative concrete. Per questo intendo adoperarmi per portare in discussione il mio progetto di legge sul Piano strategico nazionale per la sicurezza sul lavoro, con cui tra l’altro si vuol dare piena attuazione al Testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.