Non c’è nessuna ragione di applicare il limite delle 4 persone sedute allo stesso tavolo in bar e ristoranti del Friuli Venezia Giulia. E’ il messaggio che Confartigianato Udine sta diffondendo alle proprie imprese associate dopo che in giornata è circolata la voce, ripresa dalla stampa nazionale, che nelle attività dei servizi di ristorazione, il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi.
“Il riferimento – spiega Luca Nardone, di Confartigianato Udine – è ad una fantomatica nota o comunicazione del ministero della Salute, dove si spiegherebbe che il limite resta sia nelle zone gialle che in quelle bianche”.
“La misura delle 4 persone per tavolo – prosegue Nardone – viene esplicitata nell’articolo 27 del dpcm del 2 marzo scorso, che si applica però solo nelle zone gialle”. Per Confartigianato si tratterebbe insomma di una fake news o quanto meno di una notizia ambigua. Gli uffici di Udine hanno fatto tutte le verifiche del caso, senza trovare alcun documento ufficiale con un chiaro riferimento giuridico.
“Pare – prosegue Nardone – che si tratti di voci di corridoio circolate al ministero, ma non c’è nulla di ufficiale. Per questo – conclude – diciamo alle nostre imprese che non c’è ragione di applicare questa misura. Bisogna essere prudenti nella gestione dei locali e della clientela, rispettando la distanza interpersonale di un metro e la capienza massima, ma non c’è uno specifico limite sul numero dei commensali. Almeno fino a prova contraria.