Maxi sequestri di prodotti alimentari irregolari o pericolosi: 110 indagati in Fvg

L'indagine ha coinvolto 78 Paesi il Friuli è stato interessato per i vini IGP e DOC
Redazione

Sequestrati nell’arco di 4 mesi tonnellate di alimenti irregolari o pericolosi per il consumo e milione di litri di vini ed olio. È  l’impressionante bilancio dell’operazione Opson che ha interessato anche il Friuli Venezia Giulia per quanto riguarda il vino, per un’azienda della Destra Tagliamento, con 110 indagati.

L’operazione Opson, coordinata dai Servizi di Cooperazione Internazionale di Polizia Interpol ed Europol, dedicata al contrasto del fenomeno della contraffazione e del commercio illecito di prodotti alimentari, è giunta alla VIII edizione con la partecipazione di 78 Paesi.

Il Piano esecutivo ha visto lo svolgimento di attività investigative e ispettive da parte delle Forze di polizia, Agenzie e organi di controllo dei singoli Stati in un arco temporale di 5 mesi: dicembre 2018 – aprile 2019.

Le indagini hanno consentito a livello mondiale di individuare e sequestrare oltre 16mila tonnellate e 33 milioni di litri di prodotti alimentari irregolari e pericolosi per il consumo, il tutto stimato per un valore commerciale di oltre 100 milioni di euro.

Il Comando carabinieri per la Tutela della Salute ha aderito all’Operazione mediante lo svolgimento di attività di contrasto a crimini ed illeciti nella filiera alimentare, con particolare attenzione operativa ai settori oleario, in particolare dell’olio extravergine di oliva, vitivinicolo  di per vini di qualità e a tutela di origine, e prodotti da agricoltura biologica. 

Il Nas di Udine ha condotto un’indagine, denominata “Puzzle”, relativa a un vasto fenomeno di produzione di vino Dop e Igp  ottenuto da uve di varietà diverse da quelle consentite dal disciplinare o prodotte oltre le quantità massime autorizzate: 110 persone indagate tra direttori, dipendenti e membri di un’azienda vinicola friulana, denunciate per falso, frode commerciale e contraffazioni di marchi. 

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