I medici di base contro il sindaco Ciriani

"Lavoriamo, non siamo il problema della sanità"
Daniele Micheluz
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La Federazione dei medici di medicina generale replica con forza al sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, che nell’incontro tra i primi cittadini e l’assessore regionale  alla sanità di lunedì aveva avuto parole dure contro la categoria, sostenendo che i medici di base non visitano più i pazienti a domicilio e fanno orari troppo rigidi. A replicare a nome loro è il segretario regionale della Fimmg, Fernando Agrusti. 

“È ingeneroso scrive in una nota il sindacato – indicare nei medici di medicina generale le cause dell’intasamento dei pronto soccorso, quando invece sono proprio loro, con un numero che varia tra i 15 e i 18 mila contatti con i pazienti all’anno per ogni medico, a dare una prima e pronta risposta in ambito sanitario” 

“Nessuna volontà di fare polemica con il sindaco ma molti colleghi si sono risentiti delle frasi riportate nei loro confronti- aggiunge Agrusti che snocciola i numeri -. Un medico di medicina generale con 1.500 pazienti in carico, ogni anno ha 15 mila contatti con loro tra visite in ambulatorio, a domicilio o tramite consulti telefonici. Una media di 58 al giorno che salgono   70 per chi ha 1800 assistiti. Questo a livello regionale. Nello specifico dell’area vasta Pordenonese i 180 medici gestiscono ogni giorno una media di 10 mila 500 contatti.  La federazione ricorda anche l’impegno profuso durante il Covid costato la vita a uno di loro, il dottor Antonino Cataldo di Aviano

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