Medico non in servizio usa il lampeggiante della Polizia

Stangato
Paola Treppo
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Medico non in servizio usa il lampeggiante della Polizia. Come si è giustificato agli agenti di Polizia Locale di Pordenone-Cordenons? “Devo svolgere una visita domiciliare urgentissima”. A finire nel mirino un medico di continuità assistenziale fermato per un controllo il 25 marzo.

Gli agenti in servizio per il controllo e il contrasto della diffusione del Covid19 hanno notato una Bmw parcheggiata in via Gemelli, con un lampeggiante blu, di quelli in uso alle forze di polizia, fissato sul tettuccio dell’autovettura.

Insospettiti che un veicolo “civetta” di Polizia potesse rimanere col dispositivo sopra il tettuccio, senza personale a bordo, hanno atteso il proprietario del mezzo che è arrivato poco dopo. Interrogato sul motivo per cui detenesse il lampeggiante, l’uomo, un medico pordenonese, ha detto che aveva un’urgenza: doveva recarsi in visita da un paziente. Gli agenti, visto il particolare periodo e la pandemia in atto, lo hanno lasciato andare ma, non convinti delle sue parole, una volta in comando hanno fatto un controllo più approfondito.

Dalle indagini è emerso che, quel giorno, la guardia medica non aveva fatto alcun servizio e che l’uso del dispositivo non aveva giustificazioni. L’uomo è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Pordenone per possesso ingiustificato di segnali distintivi in uso alle Forze di Polizia.

“Spiace che in momenti delicati come questi, in cui si chiede senso di responsabilità ai cittadini qualcuno, per i propri sotterfugi, utilizzi distintivi di ordini professionali che in questo momento sono in prima linea a contrastare la diffusione del virus, quali il personale medico sanitario e le forze dell’ordine. Un plauso agli agenti i quali, con il loro intuito, hanno potuto far emergere questo ingiustificato utilizzo di distintivi e dispositivi” dice amareggiato l’assessore alla Polizia Locale di Pordenone, Emanuele Loperfido.

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