Mercatone Uno, domani scade il bando per le offerte

Previsto un tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico. Dipendenti, fornitori e clienti incrociano le dita.
Daniele Micheluz
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Giornata decisiva quella di domani per il Mercatone Uno. Il 31 ottobre scade infatti il termine per presentare le domande per l’acquisto parziale o totale dei 55 negozi sparsi in tutta Italia. Dal Ministero dello sviluppo economico, guidato dal triestino Stefano Patuanelli, dove proprio domani è previsto un tavolo di crisi, hanno fatto sapere che ai commissari sono arrivate 24 manifestazioni di interesse, di cui 11 hanno avuto accesso alle informazioni aziendali. Ma il problema dei 1.800 lavoratori rimasti senza un posto rimane: 70 di questi sono in regione e fanno parte dei punti vendita di Sacile, Monfalcone e Reana del Rojale. Così come resta da risolvere il nodo dei circa 20mila consumatori che hanno acquistato un prodotto, pagando un acconto o l’intera somma: alcuni di loro, infatti, non hanno mai ricevuto quanto pagato. Intanto tutta la merce dei punti vendita andrà all’asta: l’avviso pubblico del tribunale di Milano indica la scadenza per le offerte il 15 novembre, alle 18. La vetrina virtuale che comprende mobili, cucine, elettrodomestici, oggetti d’arredo e altro ancora è visibile sul portale www.fallimentoshernon.it Le offerte di acquisto saranno vincolanti e l’operazione servirà a fare cassa per pagare fornitori e clienti nella procedura fallimentare dell’ex proprietà Shernon Holding, concessionaria dei rami aziendali che ha alzato bandiera bianca a maggio.

Ieri il deputato pordenonese Cinque stelle Luca Sut ha presentato un interrogazione al Ministero dello Sviluppo Economico sul Comitato di Sorveglianza di Mercatone Uno, chiedendo Mise se intenda applicarvi la sua direttiva in fatto di durata triennale delle nomine dei suoi membri. “Il Ministero – spiega Sut – ci ha detto di essere in attesa del parere dell’Avvocatura dello Stato, noi auspichiamo che il rinnovo del Comitato avvenga al più presto, come già avvenuto per i commissari straordinari. Casi come quello della Shernon non si devono verificare mai più”, conclude il deputato.

La data del 31 ottobre è ben cerchiata in rosso per dipendenti, fornitori e clienti.

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