Metinvest, con Danieli nuovo stabilimento in Italia per acciaio green

In corso uno studio per individuare il sito dell’impianto. Investimento da 2 miliardi di euro
Daniele Micheluz
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Da una joint venture tra Metinvest, il colosso ucraino della siderurgia e Danieli, leader mondiale di impianti e macchine per l’industria metallurgica con sede a Buttrio nasce il patto per la produzione di acciaio verde in Italia. L’annuncio ora è ufficiale e porta la firma delle due importanti realtà industriali che in una nota confermano come siano “in corso studi ambientali ed economici per identificare un sito adatto al futuro impianto”. L’investimento è stimato in via preliminare in oltre 2 miliardi di euro e il finanziamento sarà sostenuto da istituzioni finanziarie internazionali e da banche europee statali e private. Il nuovo stabilimento italiano sarà basato sul forno elettrico ad arco e dalle più avanzate tecnologie sostenibili di produzione dell’acciaio fornite dal gruppo friulano. L’impresa garantirà migliaia di posti di lavoro in Ucraina e in Italia.

“Metinvest – spiega l’amministratore delegato Yuriy Ryzhenkov – ha pianificato la costruzione di un nuovo impianto di produzione di acciaio ‘verde’ molto prima dell’inizio dell’invasione russa su larga scala. L’impresa italiana sarà il primo passo importante della nostra cooperazione con il gruppo Danieli nel settore dell’acciaio “verde”, e crediamo che si estenderà alla transizione “verde” dell’Ucraina”.

“Questa joint venture – sottolinea il presidente del Gruppo Danieli, Gianpietro Benedetti – darà un importante contributo italiano alla ripresa dell’Ucraina nel dopoguerra e ci auguriamo che l’acciaio prodotto venga utilizzato per costruire molte case, scuole e ospedali moderni per tutta la popolazione ucraina”.

Sull’annuncio è intervenuto Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l’Autonomia in consiglio regionale. “Non è un mistero che una delle opzioni sia quella che l’impianto venga realizzato nella zona dell’Aussa Corno – afferma – Il balletto di dichiarazioni inscenato dall’assessore Bini e dal presidente Fedriga finisca qui. Sull’acciaieria a San Giorgio di Nogaro – conclude – la Giunta ci faccia sapere come la pensa, in modo chiaro e univoco”.

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