C’è un lieto fine per il ‘caso’ Zoncolan, ovvero l’episodio che aveva visto protagonista un tifoso nell’ultimo tratto della salita al Kaiser. Il suo incitamento sconsiderato a Lorenzo Fortunato, vincitore della 14esima tappa del Giro d’Italia, aveva rischiato di compromettere il risultato sportivo ed era stato stigmatizzato in diretta tv e, al termine della tappa, dal patron del Comitato locale Enzo Cainero.
Giulio, 33 anni, ingegnere elettronico, nei giorni scorsi aveva chiamato proprio Cainero per chiedere scusa. Questa mattina, nella sede di Progetto Autismo Fvg, la pubblica ammenda. “Devo chiedere scusa a tante persone”, ha detto il 33enne, “a partire da Lorenzo Fortunato, al quale ho rischiato di far perdere una tappa pazzesca. Poi a Cainero e al suo staff, a Gilberto Simoni (che lo aveva placcato subito dopo il gesto, ndr) e a tutte le persone che si sono sentite offese dal mio gesto”.
Un momento di follia che ancora oggi, a distanza di una settimana, Giulio non si riesce a spiegare. “Mi prendo le mie responsabilità e accetterò le conseguenze del mio gesto”.
A memoria, è la prima volta che un tifoso si pente pubblicamente di una simile azione – non nuova nelle grandi corse a tappe e, in particolare, nei tratti delle salite epiche – e le sue scuse, sincere, sono state accolte da Enzo Cainero che, a nome del Comitato locale, annuncia che non ci saranno conseguenze penali.
D’intesa con l’Associazione corridori, infatti, non ci saranno procedimenti. “Capita a tutti di fare una ‘cazzata’, ma da un evento negativo abbiamo cercato di trovare la strada per delle cose positive. Può succedere solo nello sport”, commenta Cainero. “Giulio, assieme anche ai suoi amici, s’impegnerà a sostenere la fondazione Progetto Autismo Fvg attraverso una donazione e, alla prossima occasione, si impegnerà come volontario nelle prossime tappe Fvg del Giro d’Italia”.
Resta ora da definire l’eventuale adozione, da parte delle forze dell’ordine, che si erano subito attivate anche sulla scorta delle immagini televisive, di un Daspo nei suoi confronti. Ma Cainero assicura che si farà portavoce per chiedere, a suo favore, una deroga.