Molotov contro vetrine, rapine e richieste di pizzo: due arresti

Identificati i quattro stranieri che hanno terrorizzando Trieste negli ultimi mesi: due in carcere, altri due individui denunciati
Alessandra Salvatori
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Nell’arco di cinque mesi hanno lanciato una bomba molotov contro un bar, chiesto il pizzo ad un esercente e rapinato l’avventore di una sala giochi, dopo averlo malmenato. E’ accaduto a Trieste. I carabinieri hanno identificato i responsabili: si tratta di quattro persone di nazionalità albanese. Due sono finite in carcere, le altre sono state denunciate a piede libero.

Il primo episodio risale a novembre, quando i soggetti hanno lanciato una molotov contro la vetrina del bar Aisha, perché il gestore vietava loro l’ingresso. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma solo danni. All’inizio di quest’anno un esercente di Via Settefontane ha subito una richiesta di “pizzo” da parte di un individuo, raccontando poi l’accaduto sui social. Il quartetto infine, nelle scorse settimane, ha rapinato un avventore della sala giochi di via Giulia, malmenandolo brutalmente e provocandogli lesioni giudicate guaribili in 28 giorni.

Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Trieste, grazie all’acquisizione delle immagini delle telecamere di sicurezza ed ai riscontri delle testimonianze, hanno consentito di individuare i responsabili, a vario titolo, dei tre episodi. In considerazione del grado di pericolosità sociale, i militari di via Hermet hanno chiesto una misura di custodia cautelare per almeno due di loro. Il sostituto procuratore Pietro Montrone ha richiesto al G.I.P. l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare che, nei giorni scorsi, è stata eseguita dai militari. In carcere sono finiti S.A., 33enne residente in Puglia ma di fatto domiciliato a Trieste e M.F. 23enne residente a Trieste. Gli altri due sono stati denunciati a piede libero.

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