L’accusa di omicidio, nel caso della morte sospetta di Fiume Veneto, trova ulteriori riscontri. Il Gip del Tribunale di Pordenone. Monica Biasutti, ha convalidato oggi pomeriggio l’arresto e confermato il quadro indiziario a carico di Severino Sist, l’uomo di 75 anni accusato dell’omicidio volontario della moglie Laura Pin, di 74 anni.
L’anziano, che da sabato si trova nella casa circondariale di Pordenone, è affetto da alcune patologie ed è stato seguito, in passato, dal Centro di igiene mentale. Per questo non è stata confermata la misura cautelare in carcere ma è stato disposto l’accompagnamento nella struttura 24 ora di San Vito al Tagliamento, con braccialetto elettronico.
Essendo stato escluso il pericolo di fuga, Sist, assistito dall’avvocato Antonino Di Pietro, potrà rientrare nella propria abitazione quando questa sarà dissequestrata. La morte di Laura Pin non sarebbe dovuta a un fatto accidentale bensì sarebbe stata causata da terzi.
E’ questo, di fatto, l’esito dell’autopsia svolta oggi sulla salma della donna ed eseguita dal medico legale Antonello Cirnelli.
L’anziana era stata trovata morta mercoledì scorso nel proprio letto, dove era costretta da mesi per una grave malattia. Il marito ha sempre detto di essere innocente. E, in merito alle ecchimosi sul corpo della moglie, ha riferito agli investigatori che queste erano state provocate da due cadute dal letto avvenute nei giorni precedenti.
L’esame autoptico avrebbe invece escluso la morte per cause naturali. Il perito della difesa, Giovanni Del Ben, che ha partecipato all’autopsia, avrebbe invece espresso dubbi sulle origini di quel trauma cranico, giudicandolo compatibile con una caduta, non da grande altezza.