Omicidio colposo a carico di ignoti con l’ipotesi di violazione delle normativa sulla sicurezza. È questa l’ipotesi di reato a cui sta lavorando la procura di Trieste in merito alla morte Paolo Borselli, il portuale deceduto il 9 febbraio mentre stava lavorando su un muletto al Molo VII. Non ci sono testimoni dell’incidente, l’uomo stava movimentando del carico quando è finito in mare con tutto il mezzo. Nessuno si è accorto di nulla per diverso tempo fino a quando i colleghi non hanno notato la sua assenza attivando la macchina dell’emergenza. Il corpo di Borselli è stato recuperato dai vigili del fuoco all’esterno del muletto e trasportato in superficie dove i sanitari hanno provato a rianimarlo. Il Pm Cristina Bacer ha immediatamente disposto autopsia ed esame tossicologico per capire cos’è successo all’uomo, ovvero se è finito in mare a causa di un malore oppure se invece ha sbagliato una manovra. Gli esami, per i cui esiti serviranno diverse settimane, contribuiranno a fare chiarezza sull’episodio.
Morte di Paolo Borselli al Molo VII, si indaga per omicidio colposo
La procura della Repubblica di Trieste sta cercando di appurare come sia morto il lavoratore portuale deceduto finendo in mare con il muletto

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