Morte del piccolo Stefano Borghes, processo rinviato

Chiesto alla sovrintendente Bonomi di produrre la visura della Fondazione Coronini
Matteo Femia
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Il processo per la morte, avvenuta al parco Coronini di Gorizia nell’estate 2020, del tredicenne Stefano Borghes è stato rinviato al 31 marzo prossimo. Nell’udienza di oggi infatti la giudice monocratica Francesca De Mitri ha chiesto alla difesa di uno degli imputati, la sovrintendente Simonetta Bonomi, di produrre in quella data la visura della Fondazione Coronini, del cui curatorio Bonomi era membro all’epoca dei fatti.

La difesa infatti sostiene che la propria cliente non aveva mai accettato l’incarico all’interno del curatorio, ma la pm Ilaria Iozzi e l’avvocato di parte civile della famiglia Borghes sostengono invece come non sia necessaria l’accettazione dell’incarico, e quindi chiedono che Bonomi resti tra gli imputati del processo.

Il documento chiesto alla difesa dalla giudice servirà a far luce sulla natura formale dell’incarico stesso, per capire se l’accettazione, nello Statuto della Fondazione, fosse un atto necessario o meno.

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