Natale in lockdown? Ecco cosa cambia in Fvg in caso di zona rossa

In caso di passaggio dalla zona di rischio medio alto (arancione) a alto (rosso) cosa cambierebbe per i residenti del Fvg?Le più grandi differenze fra le due zone riguardano in particolare gli ...
Redazione

Si va verso il compromesso nel governo per istituire la zona rossa: le giornate interessate sarebbero 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3 gennaio (in pratica i prefestivi e i festivi delle vacanze natalizie). In sostanza le nuove limitazioni comporterebbero il divieto in quei giorni di spostarsi di casa e la chiusura di negozi e ristoranti. Con il compromesso, resterebbero aperti i negozi e i ristoranti dal 28 al 30 dicembre e dal 4 gennaio in poi. Questa sarebbe l’intesa raggiunta con la mediazione del premier Conte al quale mancherebbe l’ok di Italia Viva.

In caso di passaggio dalla zona gialla a rossa, cosa cambierebbe per i residenti del Fvg?

Le più grandi differenze fra le due zone riguardano in particolare gli spostamenti. Si potrebbe uscire da casa solamente per lavoro o per validi motivi di salute o assistenza. Senza una valida ragione per uscire, dunque, sarebbe obbligatorio restare a casa. Il secondo grande cambiamento riguarderebbe invece la chiusura dei negozi che non vendono beni di prima necessità o che non danno servizi alla persona, come parrucchieri o lavanderie. Per quanto riguarda le scuole, con il passaggio in fascia rossa anche gli studenti di seconda e terza media sarebbero costretti alla didattica a distanza. Qui sotto i dettagli.

MOBILITA’: All’interno dell’area rossa è vietato ogni spostamento, sia nello stesso comune che verso comuni limitrofi (inclusi quelli dell’area gialla o arancione), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (per esempio l’acquisto di beni necessari) o motivi di salute. Inoltre, non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso. Sono consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione per uscire, è obbligatorio restare a casa, per il bene di tutti.

ATTIVITÀ COMMERCIALI: Per ciò che concerne i ristoranti e le altre attività di ristorazione, (compresi bar, pasticcerie e gelaterie)  con la zona rossa è consentita la consegna a domicilio, senza limiti di orario, e la vendita da asporto, dalle 5 alle 22. Discorso differente per i negozi: in zona rossa chiudono tutti ad eccezione di supermercati, negozi che vendono beni di prima necessità, tabaccherie, attività relative ai servizi alla persona, lavanderie, parrucchieri e barbieri, mentre chiudono i centri estetici.

FORMAZIONE: in zona rossa resta la didattica in presenza per le scuole dell’infanzia, elementari, e per le classi prime delle scuole medie. Per le scuole superiori di secondo grado viene applicata la didattica a distanza.

In caso di spostamenti giustificati, sarà possibile giustificarli mediante autodichiarazione da rilasciare alle forze dell’ordine o da compilare al momento stesso con i moduli forniti dal personale di polizia. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata.

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Nell’immagine in alto una fotografia al murales realizzato a Milano da un esponente del movimento NeoPop, TV Boy, poi rimossoo.

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