Da 8 giorni il musicista ucraino 59enne, Liubomyr Bogoslavets, è rinchiuso all’interno del Centro per il rimpatrio di Gradisca d’Isonzo. Il clamore che si è levato in questi giorni per chiedere di liberare il fisarmonicista che allietava Udine e Grado con la sua musica, soprattutto in tempi di lockdown, zone rosse e piazze vuote, ha generato una petizione online (quasi 900 le firme raccolte ad oggi), un flashmob (che si è tenuto oggi alle 17 in piazza Matteotti) e tanta solidarietà.
Fra i gesti più toccanti, sottolineiamo quello eseguito oggi da un cittadino di Udine. Questa mattina, dopo aver parcheggiato la propria automobile all’esterno del Cpr e aperto gli sportelli, ha azionato la riproduzione de ‘Le Quattro Stagioni’ di Vivaldi posionando il volume al livello massimo consentito dall’autoradio.
“Liubomyr è uno straordinario interprete di Vivaldi – ha spiegato Michele Guerra-. Così, ho pensato di andarlo a trovare sotto le mura del Cpr per fargli sentire quanti decibel può raggiungere il barocco italiano nel punto esatto in cui muore la nostra ‘democrazia’.”
Proprio durante un assolo di violino, il dimostrante 43enne è stato poi raggiunto e fermato dalla Polizia che vigila la struttura. Gli agenti hanno controllato i documenti, poi si sono diretti a verificare come mai del fumo si stesse levando in aria dall’interno del centro.