Nella Casa dello studente di viale Ungheria non dormiranno più universitari

Troppo costoso l'adeguamento sismico dell'edificio. Al vaglio la creazione di 90 nuovi posti letto ai Rizzi
Redazione

Nella grande Casa dello studente di viale Ungheria non dormiranno più universitari. Non è certo, ma quasi. La Regione sta infatti valutando altre ipotesi da attivare con i fondi del Pnrr.

Per funzionare, l’immobile, chiuso dal 2017 e risalente agli anni ’70, dovrebbe raggiungere un indice di vulnerabilità pari a 1, come previsto per gli altri istituti scolastici. L’intervento di adeguamento sismico, però, sarebbe troppo costoso (7 milioni di
euro), anche alla luce dei 16 milioni di euro già spesi su quell’edificio. L’adeguamento, invece, non si renderebbe invece necessario qualora l’edificio fosse destinato ad altre funzioni amministrative, anche a servizio del Comune o di altre istituzioni.

Da qui la decisione di ricorrere ad altre soluzioni, economicamente più sostenibili, e alla costruzione di nuovi alloggi in aree più funzionali.

Al vaglio la creazione di 90 posti letto nel comprensorio dei Rizzi con l’edificazione di un ulteriore fabbricato in prossimità della Casa dello studente Nova Domus Utinensis. Il costo stimato è di 9 milioni di euro.

Regione e Ardis si stanno inoltre confrontando per mettere a disposizione degli studenti del Polo Umanistico una residenza maggiormente baricentrica, valutando alcune soluzioni alternative anche con l’Università di Udine e con l’Amministrazione comunale, che prevedono tra l’altro una struttura ricettiva presso piazzale Kolbe e un potenziamento del polo dei Rizzi. 

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