«Nessun maltrattamento», la corsa degli asini di Porcia si farà

Nonostante le proteste degli animalisti,l primo cittadino ha autorizzato il palio dei mussi. Saranno eseguiti tutti i controlli e le verifiche di legge
Redazione

Il Sindaco di Porcia, Marco Sartini, visti tutti i pareri favorevoli, ha autorizzato con firma della Vice sindaco Lorena Blarasin, la storica manifestazione della “Corsa dei mussi” organizzata dalla Parrocchia di Porcia il 14 agosto all’interno della Sagra dell’Assunta. Prima e durante la manifestazione vi saranno controlli e verifiche di Legge al massimo livello sugli animali, come d’obbligo e come è giusto che sia per la sensibilità che abbiamo verso gli animali.

Il commendo del primo cittadino:

“Ovviamente vi sono e saranno sempre delle contrarietà sullo svolgimento di queste manifestazioni storiche che vedono protagonisti degli animali dal momento che nella società moderna, che non sempre possiamo definire evoluta, c’è chi crede, ad esempio, che il cane sia più felice costretto dentro il carrello della spesa tra gli scaffali del supermercato, piuttosto che a ruzzolare nel fango-premette Blarasin -. Non mi risulta che sia possibile avere un riscontro certo in proposito anche da parte degli etologi, e le posizioni individuali sono libere, anche in giunta, dove io non ho mai chiesto agli assessori se sono onnivori, vegetariani o vegani, animalisti o cacciatori. Io, personalmente, rimango convinto che il cane sia piu felice a correre, saltare, riportare mille volte la palla ad un bambino, o inseguire un anatra tra i cespugli, che bloccato in braccio a delle signore che lo vincolano all’inedia dentro in casa e lo pettinano sette volte al giorno credendolo una bambola e parlandogli aspettandosi una risposta che non arriverà mai. E su questo aspetto al posto degli etologi potremmo chiedere un parere autorevole agli psicologi. E quindi secondo me non è maltrattamento né sfruttamento di animale se un bambino fa correre il cane per giocare, lancia un gomitolo di lana al gatto o cavalca un cavallo per correre. E mettendo ora da parte che la nostra società è quello che è oggi, dopo millenni, anche per il grande contributo dato dagli animali nel lavoro che meriterebbe molto piu spazio, non credo che gli asini che corrono a Porcia verso il campanile con in groppa il fantino siano sfruttati o maltrattati da uomini cattivi o anche che, per analogia diretta, gli atleti che corrono in pista siano degli schiavi della società costretti ad esibirsi con tutte quelle persone intorno che li incitano agitando le braccia e urlando. La corsa dei mussi di Porcia – conclude il sindaco – è una festa della tradizione popolare locale molto famosa e divenuta secolare, e come tale continuerà la sua storia anche quest’anno”.

Onorevole Brambilla: “Corsa da vietare”

Sul caso ieri era intervenuta l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista e della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, chiedendo l’intervento delle autorità civili e religiose per vietare la corsa e tutelare gli animali. “Ne abbiamo abbastanza dei palii e delle manifestazioni più o meno folcloristiche che sfruttano gli animali, anche di quelle assai più titolate e “controllate” della corsa degli asini di Porcia”. “Non basta aver eliminato negli anni – aveva dichiarato l’ex ministro – le storture più evidenti: la salita al campanile in groppa al “vincitore” (bel premio!) e il percorso sull’asfalto. Nulla di male, se ci si vuole divertire. Ma il divertimento degli uomini non giustifica la sofferenza di animali, sia pure di forza e resistenza proverbiali, ma certo non adatti e non inclini alla corsa. Come sa chi ha assistito alla manifestazione negli anni scorsi, e chi abbia voglia di guardare le riprese, gli asini non si divertono affatto. E lo dimostrano recalcitrando”. 

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