La norma regionale del Fvg sull’idroelettrico non è stata impugnata dal Governo

“La norma regionale del FVG sull’idroelettrico non è stata impugnata dal Governo nazionale. Un’ottima notizia che conferma la strada della regionalizzazione delle concessioni,...
Redazione

“La norma regionale del FVG sull’idroelettrico non è stata impugnata dal Governo nazionale. Un’ottima notizia che conferma la strada della regionalizzazione delle concessioni, aprendo il territorio alla prospettiva di un miglior impiego delle risorse provenienti dalle grandi derivazioni d’acqua, e riconoscendo il giusto seguito all’azione politica del M5S per il rilancio della montagna”. Esprime dunque soddisfazione il portavoce pentastellato a Montecitorio Luca Sut, capogruppo in Commissione Attività produttive della Camera da tempo impegnato sul fronte del superamento della gestione centralizzata degli impianti idroelettrici e “pienamente convinto dell’importanza di questo cambio di passo per la rinascita delle zone montane. Dallo scorso anno ci battiamo per un risultato che – osserva Sut – oggi sappiamo essere più vicino. Ringrazio il Ministro Patuanelli che ha creduto fortemente in una battaglia in cui, oltre a fare i conti con gli ostacoli legati all’inizio della pandemia, si è rischiato più volte un ritorno centralistico che rappresenta, invece, il passato. Ora che ci lasciamo alle spalle anche la possibilità di un’impugnazione del Testo – conclude il deputato friulano – possiamo guardare con più certezza a un futuro di riorganizzazione del mondo della produzione di energia idroelettrica che valorizzi i territori e restituisca loro maggior prosperità”.

Grande soddisfazione anche per i componenti pentastellati del Gruppo consiliare. “Anche la Giunta lo sa, quanto ci siamo spesi in questi due mesi dall’entrata in vigore della legge regionale 21/2020 per difenderla – scrivono i pentastellati in una nota -. Determinante è stato il ruolo del ministro Stefano Patuanelli, che da subito ha elogiato il lavoro fatto in Regione e ha creduto nella norma che prevede la regionalizzazione delle concessioni di grandi derivazione a scopo idroelettrico. Un risultato importante, ma che di fatto è solo un punto di partenza”. 

“Adesso si convochino subito tutti gli enti locali, come prevede la legge – continuano gli esponenti del M5S -, per individuare i provvedimenti attuativi, e anche i rappresentanti dei comitati che, insieme a noi e alle altre forze di Opposizione, hanno fortemente voluto questa normativa e che di recente si sono uniti al coordinamento Grande idroelettrico dell’arco alpino nazionale” .

“Il testo approvato dal Consiglio regionale prevede che, entro novanta giorni, la Giunta, sentiti i Comuni e le Comunità di montagna interessate dalle derivazioni, stabilisca i kilowatt di energia elettrica che i concessionari sono obbligati a cedere gratuitamente, oppure, se si preferisce, la loro monetizzazione, nonché le categorie dei beneficiari. Mancano solo trenta giorni per questa prima importante scadenza – conclude la nota – e non essendoci più dubbi sulla possibile impugnazione da parte del Governo, non c’è più tempo da perdere”.

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