Noto bodybuilder in manette: trovato in possesso di droga e anabolizzanti

Lo hanno arrestato i militari della Guardia di Finanza
Paola Treppo
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I finanzieri del Comando provinciale di Udine hanno arrestato un 44enne, residente a Trieste, ma di fatto domiciliato a Tarcento, perché responsabile del reato di spaccio di stupefacenti. Le Fiamme gialle hanno sequestro 1,6 chili di marijuana e di steroidi anabolizzanti, tra cui 15 confezioni di nandrolone decanoato e altre 5.034 fiale e pastiglie di testosterone, trenbolone e boldenone, il cui possesso non era giustificato dalle condizioni di salute del fermato. Inoltre, sono stati sequestrati 11.000 euro in banconote di vario taglio, provento dell’attività di spaccio.

L’arresto ha origine da un controllo da parte dei militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Udine nei confronti del 44enne, conosciuto in provincia nell’ambiente del bodybuilding e delle palestre. I precedenti specifici in materia di stupefacenti e il nervosismo dimostrato dall’uomo hanno insospettito i finanzieri. Le successive perquisizioni nell’abitazione di Tarcento e, poi, a Trieste hanno permesso di trovare stupefacente e steroidi. Le sostanze erano nascoste in diverse intercapedini create all’interno del mobilio della cucina e della camera da letto.

All’esito delle perquisizioni, l’Autorità giudiziaria di Udine ha inizialmente disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari. È stato, quindi, predisposto un attento monitoraggio dell’arrestato per verificare il rispetto delle prescrizioni. In questo modo, è stato possibile sorprendere la madre del 44enne uscire dall’abitazione con una borsa, consegnandola poco dopo, in un parcheggio, a un cittadino albanese. Fermato quest’ultimo, i finanzieri hanno scoperto che la borsa conteneva, tra le pieghe di un abito, due ‘pizzini’ con indicazioni, nomi e numeri di cellulare di tre persone di nazionalità italiana nonché, a fianco di ciascuna, l’importo in euro che l’albanese avrebbe dovuto incassare per conto dell’arrestato. Gli accertamenti eseguiti hanno chiarito che i soldi erano il corrispettivo ancora da riscuotere per la precedente cessione di marijuana.

La violazione degli obblighi connessi agli arresti domiciliari ha indotto il Gip del Tribunale di Udine Mariarosa Persico a disporre l’aggravamento della misura cautelare in carcere. I finanzieri hanno, dunque, provveduto a condurre l’arrestato nella Casa Circondariale di Udine.

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