Nuovi metal detector all’ingresso del Consiglio regionale

Dopo il blitz di Casapound sono stati installati nuovi sistemi di sicurezza a tutti i varchi
Andrea Pierini

Metal detector in tutti e due gli edifici e a tutti e tre gli accessi. Il Consiglio regionale è corso ai ripari dopo il blitz di Casapound datato 5 agosto quando in aula si parlava di immigrazione con la sesta commissione. La decisione era stata presa dall’Ufficio di presidenza prima di Ferragosto e del resto era inevitabile visto l’eco mediatico che si è scatenato oltre che per l’intrusione anche a seguito anche dell’esternazione del Consigliere della Lega Antonio Calligaris il quale durante lo scambio di battute con i rappresentanti del gruppo neofascista si è lasciato andare alla frase “io ai migranti sparerei”.

Lo stesso Calligaris si è subito reso conto dell’errore chiedendo scusa mentre l’aula alla prima seduta di settembre dovrà decidere se confermare la sospensione di due giorni proposta del presidente Piero Mauro Zanin. Il Consiglio era sempre stato aperto al pubblico, era necessario comunque registrarsi alle guardie giurate. Ora con le nuove restrizioni sarà necessario anche effettuare un ulteriore controllo di sicurezza. I 12 militanti di Casapound, tra cui anche alcuni Friulani, guidati dall’ormai ex dipendente interinale della Regione sono attualmente indagati dalla Digos.

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