Calano gli occupati del Friuli Venezia Giulia, anche se la domanda di lavoro rimane elevata. Complice un rallentamento generale dell’economia della regione, è lievemente diminuita l’occupazione nel primo semestre dell’anno: -1,4% rispetto alla prima parte del 2022. Si segnalano anche una riduzione dei disoccupati (-10.2%) e un aumento concomitante degli inattivi in età dal lavoro (2.1%). I dati emergono dall’analisi dell’osservatorio regionale del mercato del Lavoro su dati Istat
Queste tendenze si devono soprattutto al rallentamento dell’occupazione nell’industria (-7.6% nei sei mesi), ma si riduce sensibilmente anche l’occupazione nel settore commercio, alberghi e ristoranti (-6.7). In crescita l’occupazione nelle costruzioni (+4.1%) e nei servizi +2.6 e nell’agricoltura, in aumento di quasi 2.000 unità (+10.7%). Diminuisce l’occupazione dipendente globale (-2.3%), anche se le assunzioni per questo profilo nei primi sette mesi di quest’anno sono quasi 161mila unità con una crescita del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e +15% rispetto al periodo pre-pandemico. Si osserva, tuttavia, un rallentamento delle assunzioni a tempo indeterminato.
“Desta preoccupazione la diminuzione nell’industria, un settore molto importante nel quale sono occupati circa il 25% del totale. commenta Carlos Corvino, Responsabile dell’Osservatorio Mercato del lavoro FVG.
Due le ipotesi. La prima è che il settore è in calo per effetto di un sensibile aumento dell’occupazione nei precedenti periodi, una sorta di saturazione. L’altra è di natura economica considerando la riduzione dell’export (- 9.7%) e il rallentamento della produzione industriale”, conclude
Nel complesso la situazione in Fvg resta più che positiva: il tasso di occupazione nel II trimestre 2023 è pari a 68.9%, fra i più alti d’Italia. 75.7%, maschile in crescita e 62% femminile, in calo. Di contro il tasso di disoccupazione è al 4.5% (uomini al 3.2%, donne al 6.1%), fra i più bassi in Italia.