Ok ai test rapidi nelle farmacie convenzionate: costerà 26 euro al massimo

Si dovrà prendere appuntamento e non avere i sintomi del Covid. Si spera aderiscano diversi. Il 2 febbraio la firma del protocollo
Redazione

Il prossimo 2 febbraio sarà sottoscritto il protocollo tra Regione Federfarma e Assofarm-Farmacieunite che darà la possibilità ai cittadini del Friuli Venezia Giulia di effettuare, nelle farmacie che aderiranno all’iniziativa, il test rapido per il Covid.

Nel dettaglio, come ha specificato dal vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, per eseguire il test bisognerà non avere i sintomi del Covid (febbre superiore a 37,5°, mal di gola, dolori articolari, tosse e perdita di gusto e olfatto) né essere stati in contatto stretto nelle precedenti 48 ore con un congiunto o con un collega di lavoro risultato positivo al virus. L’appuntamento dovrà essere richiesto direttamente alla farmacia prescelta. L’esame verrà eseguito con la tecnica del tampone nasale o rinofaringeo e, a differenza del test molecolare, il risultato sarà disponibile dopo una trentina di minuti. La comunicazione dell’esito, oltre che al diretto interessato, sarà trasmessa al dipartimento di prevenzione competente. Il costo massimo dell’esame è stato fissato a 26 euro.

Nel caso attraverso il test rapido venga rilevata la positività al Covid, alla persona verrà raccomandato di tornare al proprio domicilio isolandosi da eventuali conviventi e, nel caso insorga una sintomatologia grave, di contattare il medico curante.

“Ringrazio i rappresentanti di categoria della collaborazione – ha spiegato Riccardi a margine dell’incontro che si è tenuto in videoconferenza con i rappresentanti- e dello spirito di servizio che hanno dimostrato in un momento di emergenza nel quale la sinergia tra pubblico e privato può rivelarsi un elemento di forza contro la pandemia”.

Come ha spiegato Riccardi, durante l’incontro che ha tenuto in videoconferenza con i rappresentanti di categoria, sono stati chiesti particolari approfondimenti relativi alla sicurezza e alla contemporanea ricerca di condizioni tali di rendere il servizio erogabile da un significativo numero di farmacie del territorio regionale, “auspicando che rispondano all’appello in special modo quelle delle aree più decentrate”.

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