Oltre 120 migranti in A23. Bordin: “Il Governo ha previsto per loro uno speciale modello di autocertificazione?”

La provocazione: "Ci chiediamo ironicamente se il Governo abbia previsto per i migranti un modulo specifico di autocertificazione, ma ben sappiamo che questa regola vale solo per i nostri concittadini...
Redazione

“Il Governo, inflessibile sugli spostamenti degli italiani, chiude volentieri un occhio quando si tratta dei migranti che quotidianamente attraversano irregolarmente il confine, aggirando ogni tipo di controllo anche sanitario per poi spostarsi tranquillamente da un comune all’altro, mettendo così a rischio la salute e la sicurezza dei cittadini del Friuli Venezia Giulia. Ci chiediamo ironicamente se il Governo abbia previsto per i migranti un modulo specifico di autocertificazione, ma ben sappiamo che questa regola vale solo per i nostri concittadini”.

Lo evidenzia in una nota il capogruppo della Lega, Mauro Bordin, esprimendo “forte preoccupazione per l’arrivo di ottanta migranti scaricati nella notte tra il casello autostradale di Gemona e Udine e che si aggiungono ai numerosi rintracci delle scorse settimane”.

(Fino alle 12.30 si trattava di 120 rintracci tra Polizia di Stato, Polfer e Carabinieri, tra Osoppo e Pagnacco, ndr).

“I cittadini, vincolati a spostarsi all’interno dei propri comuni di residenza, si sono dimostrati rispettosi delle regole imposte dal colore arancione con cui il Governo ha scelto di dipingere la nostra Regione. È paradossale – commenta l’esponente della Lega – come, da un lato si chieda ai cittadini e alle imprese un sacrificio che in questo momento eccede i dati oggettivi del territorio, e dall’altro il Governo non faccia nulla per controllare efficacemente i confini, consentendo l’ingresso indiscriminato di migranti che entrano in Fvg dopo aver attraversato molti paesi dei Balcani ad alto rischio sanitario“.

Le Forze dell’Ordine e il personale sanitario che soccorrono i migranti e gestiscono il gravoso problema della collocazione, sono i più esposti al rischio contagio. È una situazione – aggiunge Bordin – che ci preoccupa particolarmente per le famiglie degli operatori coinvolti che hanno espresso il loro disagio in più occasioni”.

“In mezzo alla pandemia non possiamo accettare che il Governo giallorosso persegua una politica migratoria caratterizzata da cecità rispetto a una grande emergenza che si vuole derubricare. È necessario – conclude il leghista – intensificare la vigilanza anche nelle strutture che ospitano migranti per impedire uscite non autorizzate che espongono ulteriormente la popolazione a rischi sanitari“.

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