Mancano gli infermieri, 300 bocciati all’esame

Andrea Pierini
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Praticamente un terzo di bocciati con i sindacati che parlano di una strage e di un’emergenza personale drammatica. L’Azienda regionale di coordinamento per la salute ha pubblicato l’elenco di ammessi ed esclusi dal concorso per l’assunzione di 639 infermieri. A fronte di una domanda così alta sono appena 124 i candidati che dovranno ancora sostenere l’orale mentre oltre 300 quelli bocciati tra lo scritto e il pratico. Secondo Fabio Pototschnig, segretario Regionale Fials, Giuseppe Pennino Cisl fp e Andrea Traunero Fp Cgil, si tratta di un risultato molto deludente: «Non è chiaro a cosa sia dovuta questa débâcle che andrebbe analizzata attentamente e della quale lo stesso ARCS dovrebbe spiegarne i motivi. Quello che è certo – spiegano i sindacalisti – è che molti dei professionisti non ammessi stanno già lavorando nelle aziende regionali e continueranno a garantire il loro apporto professionale da precari, in attesa del prossimo concorso o di una nuova stabilizzazione o peggio vincere il concorso ed essere assunti in aziende di altre Regioni. Forse – concludono – è il caso di ripensare ai concorsi aziendali anziché centralizzarli a livello regionale» l’appello. Duro anche il commento di Stefano Bressan, segretario generale Uil Fpl, e Luca Petruz, segretario del Nursind, che parlano di un fabbisogno a fine anno di 1.500 infermieri.

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