Oltre venti tifosi “daspati”: tra loro anche un austriaco

Marco Pasquariello
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Con i nove DASPO comminati ad altrettanti tifosi bergamaschi dell’Atalanta, salgono ad oltre venti i divieti di accesso a manifestazioni sportive emessi dalla Questura di Udine. I nove tifosi atalantini per i prossimi sei anni dovranno presentarsi ad un ufficio di polizia in occasione di ogni partita della loro squadra del cuore, per dimostrare di non essere allo stadio.  

Stessa misura adottata nel caso di un quarantenne veronese, denunciato dalla Polizia per Udinese-Verona e che già era destinatario di un DASPO, e per questo anche lui dovrà presentarsi in Questura invece di tifare i suoi beniamini. 

Per gli altri invece si va da un anno a due di preclusione dagli eventi sportivi. E’ il caso di un cittadino triestino, denunciato al derby tra Pordenone e Triestina, che non potrà vedere dal vivo una partita di calcio per i prossimi due anni, si tratti di Serie A o di una gara di Promozione. O quello di due tifosi dell’Udinese, entrambi denunciati per violenza contro altri supporters o steward, che potranno tornare allo stadio non prima del 2025.  

Nei giorni scorsi è stato notificato anche un DASPO ad un cittadino austriaco, che era venuto in Friuli non per seguire l’Udinese, ma la sua nazionale nel corso dell’Europeo Under 21 del 2019. L’uomo, a quasi cinque anni di distanza, è stato trovato durante un controllo a campione a Lignano Sabbiadoro, e quindi gli è stato notificato il divieto.  

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