Omicidio Tisi, sospetti su un uomo visto fuggire in bicicletta

Il movente ancora non c’è. Trenta le coltellate che hanno colpito il senzatetto
Alberto Comisso
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Un movente, almeno per ora, non c’è. Ma dagli ambienti investigativi filtra ottimismo sulla risoluzione, in tempi rapidi, del giallo sulla morte di Luca Tisi, il clochard di 58 anni ucciso all’alba di sabato scorso a Udine, nella galleria dell’ex cinema Capitol.
Sulla salma non è stata ancora disposta l’autopsia, tuttavia sul tavolo del procuratore capo Massimo Lia è arrivata la prima relazione del medico legale Carlo Moreschi dopo l’ispezione cadaverica effettuata sulla salma di Tisi.
L’uomo sarebbe stato raggiunto da una trentina di fendenti e da un colpo alla testa, sferrando con un oggetto contundente, che gli ha perforato la scatola cranica.
Un omicidio efferato, che sarebbe stato commesso da una sola persona. E’ su un uomo, visto fuggire in bicicletta, che si sono concentrati i sospetti.
Nelle vicinanze del luogo dove si è consumato il delitto, i vigili del fuoco hanno rinvenuto, nel fondale della roggia, un cric per auto. Ma non è detto che quell’oggetto sia stato utilizzato per colpire Tisi. Nessuna traccia invece, almeno per ora, del coltello utilizzato per uccidere il senzatetto. Se gettata nella roggia, l’arma, più leggera, potrebbe essere stata portata via dalla corrente.
Numerose le persone già sentite dalla polizia. Gli agenti stanno cercando di ricomporre i tasselli dalla vita di Tisi che, originario di Zoppola, aveva scelto di vivere da clochard. Ma soprattutto stanno cercando di ricostruire cos’è successo prima e dopo l’omicidio.
Le indagini proseguono senza sosta. Gli investigatori hanno in mano numerosi elementi e, in ragione di questo, c’è un certo ottimismo perché il giallo dell’omicidio di sabato scorso possa risolversi già nelle prossime ore.

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