Pacchi Amazon non reclamati a 2 euro, la truffa arriva in Friuli

L’associazione Consumatori Attivi mette in guardia gli utenti dei social. Nessuna offerta vantaggiosa, ma un modo per ripulire i conti
Alessandra Salvatori
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La truffa dei pacchi Amazon non reclamati torna a mietere vittime e si insinua anche tra i frequentatori friulani dei social.

L’esca è sempre la stessa: un’offerta super vantaggiosa per ottenere la quale servono il pagamento di una cifra irrisoria e l’inserimento dei dati bancari. Anche l’esito è sempre quello: conto bancario svuotato, anzi, spazzolato. Già, perché la truffa in questione è meglio nota come ‘brushing’, termina inglese che richiama appunto la spazzolatura.

Consiste nel catturare l’attenzione del consumatore attraverso post sponsorizzati sui social apparentemente di Amazon, ma che con l’azienda americana del commercio elettronico nulla hanno a che fare, tanto che la stessa ha messo in guardia gli utenti con un alert sul proprio sito.

I post trappola sono diversi e fanno riferimento ai profili più disparati. Sono spesso scritti in un italiano stentato e sono accompagnato da immagini che mostrano presunti bancali di pacchi mai consegnati e scatoloni vari. Indirizzano l’utente, attraverso un link, ad un sito clone di Amazon per sottoporlo a domande che lo profilano e per chiedergli, dopo essersi aggiudicati il bancale, il pagamento di una cifra irrisoria (1,95€ o 2,95€) inserendo i dati bancari.

E così il gioco è fatto. Per i truffatori.

L’alert agli utenti friulani arriva dall’associazione Consumatori Attivi. “Quando la nostra attenzione viene colta da offerte super vantaggiose – avverte la presidente Barbara Puschiasis – è bene diffidare ed evitare di cliccare sui link del messaggio. Meglio reperire informazioni sull’offerta con una semplice indagine su un motore di ricerca nel web. Se si tratta di una truffa, nel 90% dei casi si troveranno informazioni in merito che porteranno a desistere dall’abboccare”.

Consumatori attivi invita invece a diffidare dalle recensioni che si trovano sotto ai post incriminati. Sono pure quelle delle bufale. E se si finisce in trappola? Bisogna chiamare immediatamente la banca per bloccare carta di credito e conto, rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare quanto accaduto e inviare una segnalazione anche ad Amazon.

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