Parte dal Friuli l’appello al ministro Franceschini delle scuole di teatro a arte drammatica

L'appello delle Scuole di teatro al ministro Franceschini parte dalla 'Nico Pepe'. La Civica Accademia d'Arte Drammatica di Udine diretta da Claudio de Maglio ha raccolto l’adesione di una ...
Andrea Ioime

L’appello delle Scuole di teatro al ministro Franceschini parte dalla ‘Nico Pepe’. La Civica Accademia d’Arte Drammatica di Udine diretta da Claudio de Maglio ha raccolto l’adesione di una decina di Realtà uniche nel panorama culturale italiano, sia per come sono strutturate che per i legittimi indirizzi nel vasto territorio della pedagogia teatrale, sono “un patrimonio inestimabile di eccellenza, di serietà professionale, e in questo momento difficile possono contribuire a segnare il passo di una ripresa di speranza”.

Dato per assodato che il teatro è per suo statuto il frutto di un “corpo a corpo” e che alcuni maestri hanno già sostenuto che la recitazione non si può insegnare in via indiretta e on-line, l’anno accademico potrà dirsi concluso “solo quando avremo potuto offrire alle attrici e attori del futuro non tanto una mera conclusione formale attraverso piattaforme digitali, ma dopo il recupero di almeno alcune delle esperienze formative dirette e pratiche che erano previste, eventualmente ripensate in modo da offrire garanzie di sicurezza per la salute di ciascuno”.

Al Ministro viene quindi chiesto di tener conto della particolare specificità delle scuole e accademie di teatro nei prossimi provvedimenti e di riconoscere che ciascuna delle Scuole e Accademie possa avere quanto prima “l’autonomia e la libertà di riprendere, con le precauzioni previste da Stato e Regioni, la programmazione interrottasi a causa dell’emergenza e quindi recuperare l’anno accademico”.

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