Pazienti spiati, ricorso delle aziende sanitarie contro le multe

Secondo l’autorità amministrativa sarebbero stati classificati, senza il loro consenso, circa 40mila assistiti
Alberto Comisso

Hanno già presentato ricorso le tre aziende sanitarie regionali (AsuFc, AsFo e Asugi) contro la sanzione – da 55mila euro – inflitta ad ognuna di loro dal Garante per la privacy. Secondo l’autorità amministrativa, attraverso l’uso di algoritmi, sarebbero stati classificati, senza il loro consenso, circa 40mila assistiti (di cui oltre 17mila della sola azienda udinese e 9mila di quella pordenonese) in relazione al rischio di avere o meno complicanze in caso di infezione da Covid-19.

Una sanzione che ha sorpreso parecchio il direttore dell’Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, Giuseppe Tonutti: “Abbiamo seguito le direttive emanate dalla Regione – sottolinea – e quello che più mi sorprende è il fatto che si invochi l’utilizzo della medicina di iniziativa, quando poi il Garante interviene di fatto multando le aziende sanitarie. Non abbiamo spiato nessun paziente e per questo abbiamo già presentato ricorso”.

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