La Squadra Mobile e l’Ufficio Immigrazione della Questura di Udine, insieme all’Inps di Udine, hanno eseguito nuovi accertamenti finalizzati a identificare le persone che hanno percepito indebitamente il sussidio di disoccupazione. Una prima operazione del genere era stata portata a termine lo scorso anno, con la denuncia di 30 stranieri. Allora il danno erariale era stato quantificato in 195mila euro. Ora sono stati accertati altri nuovi 35 casi. Sono tutti relativi a condotte di stranieri, extracomunitari, che hanno percepito illecitamente il sussidio di disoccupazione. Si tratta di 20 uomini e di 15 donne, perlopiù badanti e lavoratori stagionali, cittadini di nazionalità ucraina, albanese, georgiana ed egiziana. Si è giunti alle denunce dopo aver analizzando le loro istanze di rinnovo dei titoli di soggiorno, incrociando le richieste di sostegno al reddito. Dal 2013 al 2018, questi cittadini stranieri, avevano fatto più volte ritorno nei loro Paesi d’origine, continuando a percepire il beneficio economico. L’indennità di disoccupazione è una prestazione economica che l’Inps fornisce lavoratori che rimangono senza occupazione a seguito di interruzione del rapporto di lavoro con la ditta di cui erano con cui erano impegnati. Fra le prescrizioni del regolamento Inps c’è quello della territorialità: la persona che usufruisce dell’indennità, cioè, se lascia il territorio nazionale deve comunicarlo all’Ente Previdenziale, pena la decadenza di quanto ottenuto. In questa seconda tranche di indagine, il fondo da recuperare è di circa 200mila euro.
Percepivano la disoccupazione senza averne diritto: denunciati 30 stranieri
Dopo aver perso il lavoro tornavano nei loro Paesi e vivevano coi soldi dell'Inps
106