Perseguita e minaccia l’ex e i suoi famigliari: arrestato

Un 35enne, residente a Travesio, tra il 2011 e il 2018 ha diffamato la donna sui social con commenti a sfondo sessuale
Marta Rizzi

Un 35enne italiano è stato arrestato questa mattina, a Bari, in un’operazione congiunta tra le Squadre Mobili delle Questure di Pordenone e di Bari, per i reati di maltrattamenti contro i familiari, atti persecutori, lesioni personali e minacce. D.C.E., le sue inziali, attualmente residente a Travesio, deve scontare il cumulo di pena di 8 anni, 4 mesi e 20 giorni di reclusione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone il 4 settembre 2019.
Tanti i reati di cui il 35enne si è macchiato nel periodo compreso tra gli anni 2011 e 2018.
Condotta che nel maggio 2012 gli è costata una prima condanna per atti persecutori e condotte violente commessi a Putignano, in provincia di Bari, nei confronti della ex consorte. Violenze e persecuzioni che non si sono fermate e sono proseguite, nonostante la condanna, comportando ulteriori segnalazioni e denunce culminate con tre sentenze di condanna emesse rispettivamente dal Tribunale di Bari nel gennaio del 2015, nel maggio del 2016 e nell’ottobre del 2017.
Nel 2017 il 35enne si trasferisce in provincia di Pordenone dove dà vita a una nuova e lunga serie di persecuzioni, con violenze e minacce all’ex convivente e anche ai suoi familiari, residenti a Maniago.
Tra il mese di luglio e quello di settembre 2018, l’uomo ha bersagliato di messaggi dal contenuto offensivo e volgare la donna, diffamandola anche sui social attraverso profili creati ad hoc per pubblicare commenti a sfondo sessuale.
In estate, poi, il culmine della violenza, il 18 agosto 2018, quando il 35enne è riuscito a entrare nel villaggio vacanze di Caorle dove l’ex si trovava con la famiglia in vacanza. Un’irruzione che ha terrorizzato la donna che è stata costretta a rifugiarsi in una villetta di un parente per sfuggire alla violenza del giovane pugliese.
Reati che gli sono valsi una condanna dal Tribunale di Pordenone, emessa nel maggio del 2018, a due anni di reclusione per atti persecutori con divieto di avvicinamento alla donna.
Il Questore di Pordenone, il 5 settembre 2018, ha emesso il provvedimento di divieto di fare ritorno nel comune di Maniago per un periodo di 3 anni per salvaguardare l’integrità fisica e psicologica della donna oggetto della spirale di violenza.
Oggi il 35enne è stato arrestato e al termine delle incombenze di rito associato alla Casa Circondariale di Bari.

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