Petizione per ripiantumare gli alberi tagliati a insaputa del sindaco

Non si placa la querelle attorno ai tre alberi eliminati da piazza Belloni, la piccola area verde posta tra via Cavour a Piazza Duomo, a pochi metri da Palazzo D'Aronco. Come riferito dal sindaco sul ...
Giancarlo Virgilio

Non si placa la querelle attorno ai tre alberi eliminati da piazza Belloni, la piccola area verde posta tra via Cavour a Piazza Duomo, a pochi metri da Palazzo D’Aronco. Come riferito dal sindaco sul Messaggero Veneto pubblicato oggi, il taglio sarebbe avvenuto a sua insaputa. Per questo motivo il primo cittadino ha lanciato una verifica interna incaricando il segretario generale Francesca Fico di fare luce su chi abbia avvallato la scelta non passata attraverso la giunta. Tutto fa presupporre che la responsabilità sia degli uffici interni che avrebbero proceduto in maniera autonoma. Le tre piante, eliminate in nome dell’accessibilità per realizzare la pedana destinata ai disabili, si sarebbero dunque potute salvare.

“La possibilità di rendere finalmente accessibile la piazza e la presenza del verde non erano in contraddizione”, spiega Ivano Marchiol, referente del Comitato autostoppisti, che proprio oggi ha lanciato una petizione per ripiantumare le piante a fine lavori. “I tre gradini (distanziati di metri l’uno dall’altro) potevano facilmente essere resi accessibile senza abbattere alcun albero sano”, sottolinea il portavoce. “Dopo lo stigma lanciato nei confronti delle persone con disabilità – prosegue -. Ora crediamo che il minimo sia il ripristino completo del verde nell’area“. Marchiol, a questo punto, chiede anche un confronto sul verde pubblico con l’amministrazione sulla proposta che il Comitato ha consegnato a tutto il Consiglio comunale 6 mesi fa. “Vogliamo venga finalmente discussa apertamente e votata – conclude -, perchè così non si può più andare avanti”.

Il dietrofront del primo cittadino sul taglio degli alberi inevitabilmente non è piaciuto all’opposizione anche se oramai “gli alberi sono stati segati”.  “Fontanini non sapeva che gli stavano tagliando gli alberi sotto le finestre dell’ufficio”, commenta su Facebook il consigliere e segretario cittadino del Partito Democratico Vincenzo Martines. “Il vicesindaco Michelini, invece, lo sapeva, ma aveva creduto agli uffici per i quali abbattere gli alberi significava evitare barriere architettoniche, come se per abbattere le barriere sia necessario abbattere alberi“. “Del resto – aggiunge – il Vice lo aveva appena fatto in largo dei Pecile. Ogni volta che ci sono radici che impediscono il cammino in sicurezza, si tagliano gli alberi. Questo il metodo barbaro dell’amministrazione udinese”.

“La colpa è degli uffici; sempre di qualcun altro – sottolinea Martines- . Che il vicesindaco sapesse è chiaro per sua stessa ammissione. Che non l’abbia detto al distrattissimo sindaco, pare altrettanto chiaro. Non c’è altro da commentare, mi pare, sull’efficienza del dialogo interno alla Giunta. Michelini preso con le mani nella marmellata balletta cose tipo: mi avevano detto che serviva ad agevolare il passaggio, oppure che però lui di qui al 2023 piantumerá alberi come non si era mai visto. Non in centro storico, però, dove le piante hanno un altissimo valore proprio perché ce ne sono poche“.

LA PETIZIONE

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