Petizione contro l’abbattimento di 26 alberi dal colle del Castello di Udine

Dopo l'ok della Sopraintendenza è partita una raccolta firme per salvare le piante
Giancarlo Virgilio

Avviata una raccolta firme per salvare i 7 cipressi, le 7 robinie, le 4 palme, i 2 aceri, i 2 allori, i 2 abeti, il bagolaro e il pino strobo che il Comune di Udine ha intenzione di eliminare dal colle del Castello di Udine. La loro presenza impedisce di apprezzare appieno il panorama di chi rivolge lo sguardo verso le montagne o verso il mare. Non solo. La presenza degli arbusti e delle fronde non valorizzerebbero appieno lo storico palazzo del Cinquecento. 

L’abbattimento delle 26 piante, già annunciato dalla Giunta poco prima della partenza della ristrutturazione delle facciate grazie ad contributo di 800 mila euro messi del Gruppo Danieli, è stato consentito dalla Soprintendenza con un’unica eccezione, quella di salvare i due cipressi storici presenti posizionati accanto all’impervia scalinata in pietra.

Dopo l’ok delle Belle Arti e la conseguente pubblicazione sul Messaggero Veneto del piano da 39mila euro che l’amministrazione ha in mente di realizzare nei prossimi mesi, questa mattina diversi cittadini hanno iniziato a rumoreggiare e a dichiarare la propria contrarietà per quella che considerano una decisione presa ‘a porte chiuse’. “Il castello è un simbolo e non un bene personale”, scrive sulla pagina della petizione il Comitato Autostoppisti, il gruppo promotore della raccolta firme. “Era davvero necessario? All’interno di che visione d’insieme si inserisce questa azione? – si domanda. E poi ancora: “Valorizzare il castello” è più che giusto ma lo si fa all’interno di quale strategia complessiva? Quello che chiediamo è confronto e trasparenza, soprattutto su temi così delicati”.

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