Scongiurata la recessione: nel 2023 crescita tra +0,4 e + 0,6%

Nel 2022 crescita del +3,9% rispetto al 2021. Benedetti: "L’Ucraina offrirà grandi opportunità alle aziende europee per la ricostruzione"
Redazione
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Nonostante il caro energia, il post pandemia e la guerra in Ucraina, l’economia in Italia continua a crescere. A dirlo sono i dati Istat che, nonostante l’andamento negativo registrato nel quarto trimestre del 2022, rivelano sì un rallentamento, ma anche una leggera crescita che proseguirà nei prossimi 11 mesi.

Nel 2022 il Pil in Italia (espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato) è infatti aumentato del 3,9% rispetto al 2021, come già anticipato da Prometeia dodici giorni fa. Lo stesso ente stima, inoltre, sia per l’Italia che per il Friuli Venezia Giulia e il Triveneto una crescita nel 2023 dello 0,4%. Il Fondo Monetario Internazionale si spinge addirittura oltre, alzando ulteriormente prevedendo per l’Italia una crescita dello 0,6%.

Di fatto non si è mai parlato di recessione, ma di raffreddamento dell’economia, cosa che sta avvenendo nel 2023 e che nel 2024 avrà probabilmente qualche leggero miglioramento – commenta il presidente reggente di Confindustria FVG, Gianpietro Benedetti -. Miglioramento, o meno, legato alla gestione dell’inflazione in Europa e tassi di interesse conseguenti. L’altra variabile rimane il costo dell’energia che, come anticipato negli scorsi mesi, è previsto in forte calo. È possibile ritenere che oramai il tema Ucraina influisca molto poco sul costo dell’energia, che fluttuerà secondo leggi di mercato. L’Ucraina in prospettiva – prosegue il presidente -, offrirà nel breve grandi opportunità alle aziende europee per la ricostruzione, trasformandosi in un evento positivo. Per concludere, 12-18 mesi con l’economia che si prepara a ‘riscaldare i motori’ per cogliere le nuove opportunità“.

L’economia italiana e regionale vedono così allontanarsi il rischio di recessione. Il netto calo delle quotazioni del gas, superiore anch’esso alle attese, avrà, inoltre, effetti positivi anche sul clima di fiducia dei consumatori e delle imprese (quest’ultimo a gennaio è aumentato per il terzo mese consecutivo). Le incognite legate agli sviluppi del conflitto in Ucraina e all’aumento dei tassi ovviamente restano, ma sono, al momento, meno cupe.

Quanto, infine, ai restanti Paesi, per il FMI la Germania potrebbe evitare la recessione quest’anno registrando un timido aumento dello 0,1%. Negli Stati Uniti la crescita dovrebbe attestarsi all’1,4%, grazie alla resilienza della domanda interna. Il Pil cinese, dopo la frenata al 3% del 2022, dovrebbe tornare ad accelerare al 5,2% nel 2023. Il Regno Unito resta l’unica economia tra quelle esaminate nel Outlook di gennaio in recessione quest’anno, con una contrazione dello 0,6%. La Russia sta assorbendo meglio del previsto la guerra in Ucraina e il peso delle sanzioni. Dopo aver chiuso il 2022 con un calo inferiore a quello stimato, -2,2%, nel 2023 potrebbe tornare il segno positivo, +0,3%.

PIL (variazioni %)


201920202021202220232024

FVG0,9-8,46,13,70,41,0

NORD EST0,6-9,07,14,00,41,1

ITALIA0,5-9,06,73,90,40,9

Elaborazione Ufficio Studi Confindustria Udine su dati Istat e stime Prometeia

PIL (variazioni %)


202220232024
Italia3,90,60,9
Germania1,90,11,4
Francia2,60,71,6
Spagna5,21,12,4
Stati Uniti2,01,41,0
Regno Unito4,1–0,60,9
Giappone1,41,80,9
Cina3,05,24,5
India6,86,16,8
Russia–2,20,32,1

Elaborazione Ufficio Studi Confindustria Udine su dati FMI

GLOSSARIO:

Variazioni su valori concatenati con anno di riferimento 2015: il concatenamento fornisce una misura dell’aggregato economico in termini di volume, ossia al netto della dinamica dei prezzi ad esso sottostanti

Dati corretti per gli effetti di calendario: dati depurati dagli effetti del numero dei giorni lavorativi, delle festività pasquali (che possono cadere in trimestri diversi) e dell’anno bisestile.

Dati destagionalizzati: dati depurati delle fluttuazioni stagionali dovute a fattori meteorologici, consuetudinari, legislativi, ecc.

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