Pizzeria kebab sottosopra, condannati suocero e genero

Ritenevano che una loro familiare fosse stata molestata da un fattorino. Così aggredirono il proprietario e 4 dipendenti

Ritenevano che una loro familiare fosse stata molestata da un fattorino. Così aggredirono il proprietario e 4 dipendenti

Hubert Londero
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Erano andati alla pizzeria kebab in centro a Cervignano per chiedere spiegazioni di quanto accaduto a una loro familiare. Poi la situazione è degenerata e i due, genero e suocero, hanno aggredito proprietario e dipendenti dell’attività, danneggiando il locale. Per questo un 35enne e un 55enne, entrambi di Cervignano, sono stati condannati in primo grado dal giudice Giulia Pussini rispettivamente a 1 anno e 2 mesi e a 10 mesi di reclusione. Quest’ultima pena è stata sospesa.

I fatti risalgono al giugno 2018. Poco prima un dipendente del locale, poi accusato di reati a sfondo sessuale, aveva portato a domicilio alcune pizze e avrebbe riservato alla familiare attenzioni non gradite. Per questo i due andarono in pizzeria, chiedendo notizie dell’uomo che aveva effettuato le consegne. Il clima si surriscaldò e, stando alle accuse aggredirono il proprietario e altre 4 persone con calci, pugni e testate. In un caso al pestaggio partecipò anche un minore. Nella baraonda venne distrutta la vetrata del banco e danneggiato un frigorifero. Tutto ebbe termine con l’arrivo dei carabinieri, chiamati dal titolare dell’esercizio.

Nell’arringa il difensore, l’avvocato Federica Zambon, ha sottolineato come i suoi assistiti erano molto turbati da quanto successo alla loro familiare. “Erano andati a chiedere spiegazioni – commenta il legale – e l’atteggiamento elusivo e reticente dei compagni di lavoro del fattorino hanno aggravato la loro ira. Una condizione riconosciuta dal giudice – conclude – che ha concesso loro l’attenuante della provocazione. Valuteremo se fare appello”, conclude.

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