Dall’arsenico all’escherichia coli, fontane e lavatoi sempre più inquinati

A Pordenone su oltre 40 tra fontane e lavatoi pubblici l'acqua è potabile solo in 9 punti
Daniele Micheluz
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Fontane e lavatoi sempre più inquinati a Pordenone. Fare scorta con la loro acqua è diventato molto difficile. A dirlo sono le ultime analisi, realizzate a inizio anno dall’Azienda sanitaria Friuli Occidentale, su incarico del Comune. Su oltre 40 tra lavatoi e fontane pubblici solo da 9 si può attingere acqua potabile. Nei restanti casi non si può bere. Il motivo? La presenza di ammonio, arsenico e ferro in quantità sopra i limiti in 8 casi, in particolare a Vallenoncello, Borgomeduna e in via San Giuliano. 

Nel Lavatoio via Cadel a Vallenoncello, nell’erogatore sinistro, è stata riscontrata addirittura la presenza in quantità eccessiva di batteri coliformi ed escherichia coli. Acqua decisamente non idonea al consumo umano. Altre 11 tra fontane e lavatoi sono inutilizzabili per la presenza di atrazine oltre i limiti. Escludendo le fontane che non erogano acqua, in tutta la città si può attingere solo in 9 punti: nelle vie Amalteo, Villanova di Sotto, via Nuova di Corva, nelle due fontane di via Udine, in Via Valle, San Leonardo, Meduna e in piazzetta San Marco. I dettagli con le rispettive analisi sono pubblicati sul sito del Comune, che monitora annualmente le erogazioni. Insomma, anche per una città sull’acqua come Pordenone la situazione si fa sempre più critica.  

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