Pordenone in lutto, si è spento Renato Battiston

E' mancato lo storico presidente degli "Amici del Cuore", associazione attiva nella promozione della salute e nella difesa dell'offerta sanitaria pordenonese
Redazione

Pordenone in lutto, si è spento nelle ultime ore Renato Battiston, storico e appassionato presidente degli ‘Amici del Cuore Zanuttini Odv, associazione attiva nella promozione della salute e nella difesa dell’offerta sanitaria nella Destra Tagliamento.

Battiston aveva 81 anni. Ex direttore e dirigente della Zanussi ed ex imprenditore nei primi anni ’90 , dopo la scoperta della malattia avvenuta nel 1991, iniziò fin da subito la sua attività all’interno del neonato movimento a sostegno dei cardiopatici, associazione di cui divenne presidente nel 1993 e di cui era diventato responsabile dell’area triveneta. Per 30 anni ha poi dedicato anima e energie occupandosi di prevenzione alle malattie cardiovascolari, raccolte fondi, lotta al fumo, presenza di defiblillatori e convegni informativi per la riabilitazione cardiovascolare e i fattori di rischio. Tra le atività da lui organizzati i corsi di rianimazione cardiopolmonare nelle scuole attraverso l’uso dei manichini. (NEL VIDEO un suo intervento del 2017)

A dare la triste notizia, questa mattinba, è stato il sindaco del capoluogo del Friuli occidentale, Alessandro Ciriani, che lo ha ricordato con queste parole su Facebook. “Instancabile, Renato ha lavorato con infinita passione per acquistare strumenti tecnologici, promuovere convegni e ricerche scientifiche,

diffondere la cultura della prevenzione – ricorda il primo cittadino -. Sempre senza chiedere nulla in cambio. Sempre con garbo e altruismo. Pordenone gli deve molto e ne sentirá la mancanza”.

Al cordoglio si unisce anche Giorgio Simon, direttore sanitario dell’Associazione Centro Progetto Spilimbergo . “Renato è stata una delle persone più preziose con cui ho lavorato – ricorda l’ex direttore sanitario dell’Azienda per l’Assistenza Sanitaria 5 “Friuli Occidentale” -. Per me e per tutta l’azienda lui era uno di noi, per la passione, la competenza la forza con cui ci stimolava a fare meglio. Il suo discorso all’assemblea annuale de Gli Amici del Cuore era uno dei momenti più importanti per me. Lì arrivavano i complimenti ma anche le critiche e le richieste e l’anno dopo dovevi rendere conto di quello che avevi fatto per risolvere i problemi che ti aveva posto”.

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