«Carcere o pena di morte per i gay», consigliere comunale denunciato dai Sentinelli di Milano

I Sentinelli di Milano hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste il consigliere comunale Fabio Tuiach per le frasi omofobe espresse in seguito al pestaggio subito a...
Giancarlo Virgilio
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I Sentinelli di Milano hanno annunciato che lunedì 22 febbraio sarà depositata la denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste contro il consigliere comunale Fabio Tuiach a seguito delle frasi omofobe espresse in occasione del pestaggio subito a Repen da Antonio Parisi, attivista Lgbt, e da due suoi amici triestini.

Del caso se ne occupa l’avvocatessa Paola Ponte del Foro di Milano. “I contenuti sono ancora più gravi in ragione della figura dell’autore Consigliere Comunale di Trieste, personalità in vista e con incarico istituzionale. Le parole utilizzate non possono che essere considerate un incitamento all’odio sulla base dell’orientamento sessuale. Le parole formano uno scritto allusivo solo in apparenza, ma che denota e specifica un tratto significativo, caratterizzato da pesante intolleranza e sprezzante omofobia”, – spiegano i referenti dell’associazione laica e antifascista sul loro profilo Facebook.

“La denuncia vuole essere anche l’occasione per ricordare l’esigenza di avere presto approvata la legge Zan contro l’omolesbobitransobia che non può più aspettare”, ricordano i Sentinelli. Dopo l’atto formale, diversi cittadini hanno inoltre scritto all’associazione di voler partecipare alle spese legali e molto presto, hanno fanno sapere dalla onlus, sarà attivata una raccolta fondi per contrinuire agli oneri del processo.

Ieri, diversi consiglieri regionali hanno chiesto al presidente Fedriga di valutare la possibile sospensione e rimozione dall’incarico istituzionale del pugile estremista, ma l’assessore alle autonomie Locali, Pierpaolo Roberti, ex compagno di partito di Tuiach, ha spiegato che si tratta di un iter difficile e non sempre praticabile. 

Oggi, Parisi è tornato a parlare del violento pestaggio subito a Monrupino in un video pubblicato su Facebook. “Saranno gli inquirenti a valutare se si sia trattato o meno di un atto di omofobia. Non è questo il punto. La violenza è violenza. L’omofobia è entrata in scena quando il consigliere Tuiach ha vomitato parole ignobili, intrise di odio e pregiudizio per commentare sui social quanto mi è successo. Dimostrando, tra l’altro che non ha neanche fair-play.

Nel pomeriggio, infine, alle 16:30 in piazza Unità, a Trieste, si è tenuto un sit-in organizzato da Arcigay Arcobaleno Odv e dal mondo associazionistico Lgbt+ per dire “Basta omofobia nel Consiglio comunale”. “Grazie alla Lega e al sindaco Di Piazza un soggetto simile è diventato rappresentante di un’istituzione della Repubblica – spiegano i promotori dell’iniziativa -. Tali forze politiche in cinque anni hanno fatto di tutto pur di soffiare sull’omofobia e attaccare i pochi diritti delle persone lgbt+”.

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