Pozzuolo del Friuli: commemorati i fatti d’arme del 29 – 30 ottobre 1917

In seguito alla rottura del fronte italiano a Caporetto la situazione della 3ª Armata italiana, schierata sul basso Isonzo, diventò critica, tanto che già il 25 ottobre Cadorna pres...
Redazione

In seguito alla rottura del fronte italiano a Caporetto la situazione della 3ª Armata italiana, schierata sul basso Isonzo, diventò critica, tanto che già il 25 ottobre Cadorna prese in considerazione la possibilità di ritirarla oltre il Tagliamento. Mentre la 3ª armata si ritirava utilizzando i ponti fra Codroipo e Latisana si dovette ricorrere alle proverbiali risorse ed alla capacità di combattere fino al supremo sacrificio dell’arma della Cavalleria per permettere ai rimanenti reparti dell’Esercito di ripiegare dietro la linea difensiva del Tagliamento.

Il sacrificio di molti cavalieri permise di rallentare l’avanzata del reparti austro-ungarici scrivendo così una delle pagine più importanti e toccanti della Prima Guerra Mondiale.

A commemorare l’evento, in una piazza Julia gremita di gente, il Comandante del Distaccamento Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” (brigata di Cavalleria dell’Esercito che prende il nome dai fatti d’arme) con il Sindaco, Dennis Lodolo, le Associazioni combattentistiche e d’arma, tra cui l’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria, rappresentata dal presidente nazionale Alipio Mugnaioni, numerosi cittadini e un reparto in armi composto dagli Stendardo dei reggimenti “Genova Cavalleria” (4°), “Lancieri di Novara” (5°), (i due reggimenti che si sacrificarono per arrestare l’avanzata austro – tedesca) la Fanfara della Brigata di Cavalleria e un plotone del reggimento Lagunari “Serenissima”.

Davanti ai reparti schierati, il Comandante del distaccamento Comando Brigata “Pozzuolo del Friuli”, ha ricordato come “Le vie della cittadina friulana, infatti, furono teatro di duri scontri che videro fianco a fianco i cavalieri, i fanti della Brigata “Bergamo” e i cittadini di Pozzuolo che, prodigandosi per aiutare i reparti in armi, contribuirono ad arrestare l’avanzata nemica e permettere, di fatto, all’allora Regio Esercito di ripiegare oltre il Tagliamento e riorganizzarsi per sferrare il contrattacco e vincere la Guerra”.

Nel suo intervento il Sindaco di Pozzuolo, Denis Lodolo, ha sottolineato il profondo legame con la Brigata goriziana che porta il nome della città.

La Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, al comando del generale Giovanni Parmiggiani, è attualmente dislocata nella regione ovest dell’Afghanistan nell’ambito dell’operazione NATO “Resolute Support”, con il compito di garantire le attività di addestramento, assistenza e consulenza a favore delle Istituzioni e delle Forze di Sicurezza locali nelle province di Herat, Badghis, Ghor e Farah.

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