Precipita nel pozzo e muore a 12 anni. Gorizia e l’Italia piangono Stefano

Tragedia a Gorizia. Un ragazzino di 12 anni, Stefano, è morto dopo essere caduto in un pozzo al parco Coronini Cronberg. Era impegnato in un’attività del centro estivo salesiano. Il volo di 30 metri n...
Paola Treppo

Tragedia a Gorizia. Un bambino di 12 anni è caduto all’interno di un pozzo in pietra nel Parco della villa di Palazzo Coronini Cronberg durante una visita effettuata tra le attività del Centro estivo cui era iscritto. Inutili i disperati tentativi dei soccorritori giunti sul posto dopo l’allarme e lo choc generale. Il volo per il piccolo all’interno della profonda cavità è stato fatale. Il suo corpo è stato localizzato a una trentina di metri sul fondo del pozzo, privo di acqua. 

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Gorizia, il personale medico inviato dalla centrale sores di Palmanova e gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Gorizia.

Stefano, questo il nome della povera vittima, è caduto mentre giocava ad una attività di orienteering nel parco della villa.

Il pozzo aveva sulla sua sommità una spessa lastra di metallo agganciata ai bordi e, proprio di recente, era stata oggetto di controlli. Gli accertamenti valuteranno l’esatta dinamica per capire come la copertura sia ceduta o si sia spostata. Come riferito dal sindaco Ziberna, la famiglia coinvolta dalla tragedia è molto conosciuta in città anche per il suo impegno nel volontariato. “Nessuno riesce a darsi una spiegazione – ha spiegato commosso il primo cittadino-. Erano state fatte tutte le verifiche rispetto alle misure di sicurezza adottate. Il coperchio del pozzo era ancorato con quattro giunti su ognuno dei lati. Da quanto mi hanno riferito, gli animatori del Centro estivo avevano posizionato sopra la mappa della caccia al tesoro, usandolo come appoggio”.

“Ogni morte è dolorosa, ma quella di un ragazzino in queste circostanze lo è ancora di più” – ha aggiunto Ziberna accorso sul luogo della tragedia. Visibilmente commosso, non se l’è sentita di  avvicinare i genitori di Stefano, per porgere loro le condoglianze, “anche per non violare l’intimità di questo dolore immenso”.


 

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