Aveva approfittato delle condizioni di fragilità di un 70enne suo compaesano per appropriarsi di oltre 7 mila euro prelevati con il bancomat: condannata a 1 anno e 4 mesi di reclusione, pena sospesa. Protagonista della vicenda è una 56enne della Pedemontana friulana, che il giudice monocratico di Udine Rossella Miele ha riconosciuto colpevole di circonvenzione d’incapace. La donna è stata invece assolta dalle accuse di appropriazione indebita e di indebito utilizzo della carta bancomat.
I fatti risalgono al 2017, quando la 56enne prelevò a più riprese oltre 2mila euro con il bancomat dell’uomo e un’ulteriore somma, superiore ai 5mila euro, utilizzando le nuove carte dopo che la famiglia del 70enne, successivamente deceduto, aveva bloccato il primo bancomat.
“La mia assistita – spiega il difensore della donna, l’avvocato Andrea Sandra – si occupava dell’uomo, con il quale aveva una radicata amicizia, dopo che questi aveva rotto con la famiglia. Dal momento che era incapace di deambulare – continua il legale – l’amica lo accompagnava allo sportello per i prelievi per le necessità quotidiane. E ogni tanto il 70enne utilizzava le somme anche per la spesa della donna, a titolo di gratitudine”, conclude, contestando che la 56enne si sia appropriata dei soldi. Scontato il ricorso in appello.