I rapporti con il padrone di casa e la sua famiglia erano estremamente tesi e presto sono degenerati: in poche settimane è passato dai dispetti alle minacce di morte e alla violenza fisica. Per questo Salvatore Recupero, 60enne residente nella Bassa, è stato condannato in primo grado dal giudice Paolo Lauteri del Tribunale di Udine a 3 anni e 6 mesi di reclusione per stalking, minacce e lesioni. Un anno in più di quanto chiesto dall’accusa.
La vicenda risale al 2020. A gennaio l’uomo prese in affitto un appartamento a Rivarotta, in Comune di Rivignano Teor. I problemi cominciarono già a giugno e continuarono fino ad agosto. Tra gli episodi contestati, l’aver chiuso con un lucchetto la moglie del locatario nell’appartamento in fase di ristrutturazione sopra il suo, buttato all’aria le foglie che la donna stava raccogliendo, tirato sassi contro il padrone di casa e averlo minacciato con una spranga di ferro. In un’occasione spaventò i figli adulti della coppia sparando a terra con una pistola giocattolo e in un altro frangente minacciò di morte una loro familiare. Recupero passò anche alle vie di fatto, colpendo il proprietario con una spranga alla schiena dopo averlo preso a pugni e schiaffi. Infine, prima di sgomberarlo, danneggiò l’appartamento. “Purtroppo, le querele dell’imputato contro i padroni di casa – commenta il difensore, l’avvocato Luca Campanotto – non sono state tenute in considerazione né dagli investigatori, né dal giudice. Valuteremo – conclude – il ricorso in appello”.
