Tornano a salire i prezzi a Udine, con l’inflazione che ad aprile, su base annua, arriva al +7,8% rispetto al 7,4% di marzo. Ad aprile aumentano i prezzi anche rispetto al precedente mese di marzo, con un +0,3% che segna un’inversione di tendenza rispetto a marzo quando la variazione dell’inflazione era stata negativa (-0,4% rispetto al precedente mese di febbraio).
In particolare, in un mese a Udine sono aumentati i prezzi dei servizi ricettivi e di ristorazione (+1%), i costi della casa, con le bollette di acqua, luce e gas in primo piano (+0,9%), i mobili, articoli e servizi per la casa (+0,7%), i trasporti (+0,7%), l’abbigliamento e le calzature (+0,4%). Sono invece diminuiti i prezzi delle comunicazioni (-0,5%), quelli di ricreazione, spettacoli e cultura (-0,4%) e quelli di bevande aloliche e tabacchi (-0,1%).
Nell’ultimo anno, invece, nel capoluogo friulano è un autentico boom per le bollette (+15,5%) e per gli alimentari e le bevande analcoliche (+11,7%). In aumento anche servizi ricettivi e di ristorazione (+8,2%), mobili, articoli e servizi per la casa (+7,5%), ricreazione, spettacoli e cultura (+5,5%), abbigliamento e calzature (+5,3%), trasporti (+4,9%) e bevande alcoliche e tabacchi (+4,5%).
A Trieste i prezzi aumentano del +7,4% in un anno, rispetto all’incremento annuo del +6,6% rilevata a marzo. Ancora più sensibile l’incremento mensile con una crescita del +0,7% ad aprile, a fronte della variazione congiunturale di marzo che era stata negativa (-0,2%)
In particolare, in un mese a Trieste sono aumentati i prezzi dei servizi ricettivi e di ristorazione (+4,2%), i prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,9%), i trasporti (+0,9%), i mobili, articoli e servizi per la casa (+0,5%). Sono invece diminuiti i prezzi di abbigliamento e calzature (-0,6%), comunicazioni (-0,6%); è rimasta stabile l’istruzione e quasi invariato il costo delle bollette (+0,2%).
Proprio le bollette sono invece aumentate del +13,5% in un anno. Sono aumentati anche i prodotti alimentari e le bevande analcoliche (+11,4%), i servizi ricettivi e di ristorazione (+8,8%), i mobili, articoli e servizi per la casa (+8,3%), i trasporti (+5,2%), la ricreazione, insieme a spettacoli e cultura (+5,1%), le bevande alcoliche e i tabacchi (+4,8%), l’abbigliamento e
le calzature (+3,7%), i servizi sanitari e le spese per la salute (+1,8%). Solo una voce ha registrato un calo, quella dell’istruzione (-0,1%).