Primavera stile retrò, la pioggia prolunga la ‘zona rossa’ in Fvg

Per vedere il vero giallo, quello del sole, toccherà avere un po’ di pazienza. Le previsioni del nostro Antonino Renda: “In Fvg maggio è per tradizione piovoso”
Giancarlo Virgilio
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A parte qualche schiarita, le ultime due settimane in Friuli Venezia Giulia sono state caratterizzate da cielo variabile, precipitazioni e temperature relativamente più basse rispetto a quelle cui siamo generalmente abituati. A causa del meteo, la zona gialla, iniziata il 26 aprile, è sembrata quasi impalpabile fino ad oggi e, purtroppo, lo sarà anche nei prossimi giorni, nonostante proprio domani parta – quasi per assurdo – la stagionebalneare nei lidi turistici della regione. A confermare l’instabilità del tempo e di questa sorta di ‘zona rossa’ prolungata (per le famiglie, gli escursionisti e gli amanti del sole) sono anche le previsioni di Antonino Renda, il meteorologo di Telefriuli (vedi anche il VIDEO in alto).  

“Questa primavera assomiglia a quelle che registravamo negli anni ’80 e ’90 – spiega Renda -. E’ una stagione piuttosto fresca e piovosa, nonostante marzo sia stato un mese particolarmente secco. Aprile, invece, è stato più piovoso della media, nonostante i pochi giorni di rovesci effettivi”.

Qualche dato.Maggio è si è presentato con ripetuti affondi atlantici e quindi anche diverse fasi piovose e accumuli che, già su diverse località della nostra pianura, stanno raggiungendo o lo hanno già fatto, i 90/100mm da inizio mese”, aggiunge l’esperto. “Il mese di maggio, nella nostra regione, è un mese per tradizione piuttosto piovoso con degli accumuli medi intorno a 130/140mm, sui 200mm sull’area pedemontana; in diversi mesi di maggio la stessa città di Udine ha superato anche i 200mm, arrivando fin oltre i 300mm come è accaduto solo 2 anni fa, nel maggio 2019”.

“Dunque, una primavera, quella di quest’anno, old style come quelle che, fino agli anni ’90, vedevano un trimestre piovoso con temperature contenute e neve sulle nostre montagne ancora in grandi quantità, in quota, oltre i 1700/1800m circa e con frequenti comparse anche più in basso”.

Quando arriverà il sole? “Rispondere a questa domanda risulta complesso – precisa Renda -. Per diversi giorni rimarremo sotto l’influenza di un flusso atlantico con masse d’aria ancora piuttosto fresche e instabili, con forte instabilità che non significa pioggia per 24 ore consecutive, ma un’alternanza tra fasi asciutte con magari anche qualche schiarita e il sole, e fasi invece con piogge e anche temporali, localmente anche forti, fenomeni a macchia di leopardo, che dunque interessano maggiormente alcune aree, lasciando all’asciutto altre, magari distanti pochi km o centinaia di metri, quindi su alcune località, specie della costa, ci possono anche essere giornate con un tempo a tratti comunque discreto”.

In sintesi spiega il meteorologo: “al momento, almeno fino a lunedì/martedì andremo avanti così, poi, al più, almeno in base alle analisi attuali, potremo mirare ad avere una fase un po’ più stabile, ma decisamente breve in attesa di nuovi affondi depressionari”.

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