Proiettile al preside pro vax: aveva invitato le famiglie a vaccinare i figli

Minacciato il dirigente del Liceo Buonarroti di Monfalcone Vincenzo Caico. Solidarietà da parte del Ministro dell'Istruzione Bianchi e dell'Associazione dei Dirigenti scolastici
Timothy Dissegna
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Minacciato il preside pro vax del Liceo Buonarroti di Monfalcone, Vincenzo Caico. Martedì scorso, all’interno di una busta, il dirigente ha trovato la fotografia di un bossolo accompagnata da un’altra immagine che ritraeva la lettera che lo stesso preside aveva inviato alle famiglie con la richiesta di aderire alla campagna vaccinale anticovid per garantire una ripartenza in presenza senza intoppi.

La minaccia, di chiara matrice ‘no vax’, è stata confezionata attentamente, senza lasciare particolari tracce utili per gli investigatori: nessuna frase scritta a mano, così come l’indirizzo è stato preparato al computer e applicato con un’etichetta adesiva.

Un gesto grave, cui sono seguiti numerosi messaggi di solidarietà e vicinanza da parte del mondo scolastico e politico. Tra i primi ad esprimere il proprio sostegno è stato Nicola Puttilli, presidente dell’Associazione Dirigenti Scolastici, di cui lo stesso Vico è vicepresidente regionale. “Siamo di fronte a un grave e assurdo episodio di intimidazione che testimonia il livello di inciviltà che possono assumere le posizioni anti-vaccino”, ha scritto Putilli.

Anche il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha manifestato la sua vicinanza. Questa mattina, il massimo dirigente del Miur ha avuto un lungo colloquio telefonico con il preside. “Sono atti intollerabili”, ha commentato Bianchi. “Caico non è solo, siamo al suo fianco, al fianco del suo Istituto e al fianco della scuola che vuole accogliere in presenza e in sicurezza i nostri ragazzi. Andiamo avanti”. Da parte sua il dirigente ha spiegato che la telefonata del ministro Bianchi è stata molto gradita. “Ringrazio il Ministro Bianchi per la gentilissima telefonata di stamattina”, ha spiegato il dirigente scolastico. “E’ un immenso piacere e di grande conforto sentire lo Stato al proprio fianco”.

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