“Una pausa caffè più sostenibile”. È il titolo del progetto, realizzato dagli studenti del corso Its Agroalimentare del MITS di Udine in collaborazione con la Cda di Cattelan srl e con l’università Ca’Foscari di Venezia, che il Miur (ministero dell’Istruzione, università e ricerca) ha scelto tra altri 62 presentati da altrettanti Its del Paese (in collaborazione con 120 imprese) che hanno partecipato alla terza edizione di “Progetto ITS 4.0”, organizzato e promosso dallo stesso ministero (quest’anno da remoto), per creare un ponte tra scuole e imprese sui temi del 4.0.
I corsisti dell’ITS tecnico superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing del prodotto agroalimentare hanno lavorato da remoto (elemento che Ca’ Foscari ha valorizzato come assolutamente innovativo e poco diffuso), per tutto il periodo del lockdown, con la collaborazione di alcuni tecnici della Cda srl di Talmassons, per sviluppare un sistema intelligente da applicare ai distributori automatici di caffè e bevande e ai contenitori dei relativi rifiuti. Il problema affrontato è stato quello di trovare soluzioni 4.0 per la riduzione, il riuso e il riciclo dei rifiuti prodotti dall’uso dei distributori automatici. Per aumentare la sostenibilità, favorire processi di economia circolare e ridurre l’ impatto sociale e ambientale di un non riuso corretto dei materiali di scarto, le giovani ragazze e ragazzi hanno progettato tre possibili soluzioni: una campagna di sensibilizzazione, un bidone smart che riconosce il rifiuto e il punto per il corretto smaltimento e infine l’interazione macchina del caffè/consumatore che guidi quest’ultimo al corretto smaltimento.
Riguardo alle potenzialità delle tecnologie 4.0, fa sapere la direttrice del MITS, Ester Iannis, «la Commissione Europea ha presentato in questi giorni gli esiti della sua indagine sull’indice di digitalizzazione dell’economia e della società Desi (Digital Economy and Society Index) 2020: i dati ci dicono che l’Italia resta sempre più indietro in Europa, anche a causa della scarsa educazione tecnologica. Tuttavia il “Progetto ITS 4.0” è indicato come esempio virtuoso e una fra le iniziative qualificanti del nostro sistema formativo in ambito digitale. Essere scelti dal Miur diventa dunque un ulteriore motivo di orgoglio e la conferma che, insieme al sistema delle imprese, stiamo percorrendo la giusta strada».