«Propaganda omofoba», volantinaggio di Tuiach contro i gay a Trieste

Gli opuscoli distribuiti dal pugile erano tutti rigorosamente firmati 'consigliere comunale'. Inizia la campagna elettorale in vista delle probabili elezioni di fine primavera
Giancarlo Virgilio

Nessun knock down. Un pugile non lo si mette facilmente al tappeto. Nonostante la risonanza nazionale che recentemente hanno avuto le sue esternazioni, Fabio Tuiach torna alla carica invocando le leggi anti-gay e mettendo all’angolo’ i cittadini pur di riuscire a consegnare il suo pensiero, ciclostilato per essere distribuito per le strade di Trieste.

La richiesta di sospensione e rimozione dall’incarico comunicata alcuni giorni fa al presidente Fedriga da diversi esponenti del Consiglio regionale e comunale sembra non aver per nulla intimorito lo sportivo che avvia così la campagna elettorale per le probabili elezioni amministrative che dovrebbero tenersi a fine primavera, restrizioni anticovid permettendo.

A segnalare il volantinaggio omofobo di Tuiach per le vie del capoluogo regionale è stata la consigliera del Pd di Udine Eleonora Meloni, in trasferta oggi a Trieste. “L’ho visto e senza esitare gli ho detto personalmente che dissentivo dalla sua propaganda intollerante e omofoba per le vie della città – ha spiegato la dem –. A chi fa gioco che questo personaggio semini odio?“, si domanda la collega friulana.

Questo il messaggio scritto sui flyer dal pugile-amministratore: “In Russia come in Cina hanno la legge anti-gay. Viene arrestato chi fa passare l’omosessualità per normale”. “In Africa e nei Paesi islamici hanno ancora la pena di morte o il carcere per gli omosessuali. Capito perché diamo protezione internazionale a palestrati islamici? In Russia non esiste l’omotransfobia ma non esistono neanche le chiusure da Covid. E a Mosca con 12 milioni di abitanti non hanno neanche una mascherina. Punti ora è il cattivo ma le primavere colorate con lui non avranno nessun effetto. Siamo sicuri di stare dalla parte giusta?”. 

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